Il quinto album della prog band veronese si presenta come un concept sulle paure e il coraggio dell’uomo.
I Dark Ages, storica band veronese del panorama progressive italiano, hanno annunciato l’uscita del loro quinto album in studio dal titolo “Between Us”.Formatisi a fine degli anni ‘80 grazie all’incrollabile determinazione del chitarrista Simone Calciolari, il gruppo ha portato avanti sin dalla sua fondazione la bandiera del genere progressive: a metà strada tra rock e metal.“Between Us” è l’ultimo prodotto in casa Dark Ages realizzato con la preziosa collaborazione dell’etichetta Andromeda Relix.
L’album si presenta come un concept nato dall’esigenza di raccontare l’esperienza di crescita dell’essere umano e di mostrare come l’individuo messo di fronte a situazioni estreme sia in grado di affrontare a viso aperto le proprie paure. Questa “favola” non presenta né personaggi né vincoli narrativi, permettendo così a chiunque l’ascolti di farne una storia propria e di dare al concept sia un significato personale, sia una morale completamente soggettiva. Il disco è stato registrato presso il “Mago Studio” da Maurizio “Tachy” Fracchetti, spesso definito come il sesto elemento della band per il rapporto di amicizia e stima che lo lega ai Dark Ages sin dal 2010.
La distribuzione è affidata alla Ma.Ra.Cash Records, le grafiche sono state realizzate dalla tastierista Angela Busato – Kraken Promotion e le foto sono di Davide Ederle. Per il brano “Showdown” appare nella veste di ospite speciale il cantante Gianbattista ‘Jan’ Manenti (The Unity).
Liberi da vincoli nella composizione e con particolare cura degli arrangiamenti, “Between Us” rappresenta un modo per i Dark Ages di giocare con la musica. L’ormai inossidabile marchio di fabbrica di Simone Calciolari alle chitarre, assieme alle tastiere di Angela Busato hanno svolto anche questa volta un ruolo fondamentale nella scelta delle sonorità e nel songwriting. Carlo Busato alla batteria e Gaetano Celotti al basso hanno avuto ampia libertà di sperimentare con la sezione ritmica. Completano l’opera i testi realizzati da Roberto Roverselli, singer dotato di una peculiare teatralità che perfettamente si sposa con le sonorità della band.
“Between Us” rappresenta un punto di arrivo importante per i Dark Ages dopo il debut album “Saturnalia” (1991), l’opera rock “Teumman” (part one – 2011 e part two – 2013), ambientata nell’antica Assiria e dalla quale è stata tratta una rappresentazione teatrale e l’introspettivo concept tematico “A Closer Look” (2017).
Autori di un metal progressivo che chiama in causa Dream Theater, Kansas e Prophet, i Dark Ages, tornano con un nuovo album che non mancherà di stupire.