Galeffi apre le porte del giardino nascosto della sua anima, pronto a sorreggere l’ascoltatore e ad accompagnarlo nel suo nuovo mondo, facendosi specchio delle sue emozioni più profonde. La grazia propria delle sue liriche e la delicatezza della sua voce si fondono all’eleganza delle melodie in un turbinio di sensazioni, che lasciano un senso di vuoto nel momento in cui finiscono: il tempo passa, a volte troppo in fretta, le piante appassiscono e arrivano momenti nella nostra vita in cui non abbiamo voglia di niente. A volte ricerchiamo un ideale di felicità che non rispecchia le aspettative e, intanto, viviamo come sospesi.
Con un’esibizione inaspettata sul tetto dello Sparwasser del Pigneto, Galeffi ha annunciato lunedì pomeriggio l’uscita del nuovo singolo “Appassire” (Polydor/Universal Music). Le sorprese però non finiscono qui, perché c’è stata un’altra sorpresa: l’artista, infatti, ha deciso di regalare ai fan anche un altro tassello del suo nuovo percorso, “Due girasoli” (Polydor/Universal Music). I due brani sono disponibili in streaming e in download. Galeffi torna così con due brani, frutto della ricerca e della crescita emotiva e artistica che ha travolto il cantautore romano negli ultimi due anni. Dei due brani Galeffi racconta: “Appassire e Due Girasoli, due brani insieme, come all’epoca dei 45 giri. Ho così tante cose da dirvi dopo tutto questo tempo che una canzone non bastava. E poi mi piace fare le sorprese. In questi anni di pandemia mi sono appassionato al giardinaggio e mi sono messo a coltivare lavanda, pomodori, basilico, zucchine, cipolle e aglio nel terrazzo del mio appartamento a Montesacro. Cercando di “coltivare” la virtù della costanza. Ci sono riuscito, ma solo per un po’. Alcune piante ne hanno risentito, qualcuna morendo, qualcuna no. Anche queste canzoni sono semi di un qualcosa che sta per nascere e che spero di far crescere bene”.
“Appassire” è stata prodotta da Fabio Grande, scritta dallo stesso Galeffi insieme a Leo Pari e Matteo Cantagalli. Il secondo dei due brani, “Due Girasoli” è stato prodotto da Tommaso Colliva e vanta i fiati arrangiati da Enrico Gabrielli, gli archi diretti e arrangiati dal maestro Carmelo Patti, le percussioni di Rabbo Scogna e i synth di Massimo Martellotta (Calibro 35). Entrambi i brani, mixati da Pino “Pinaxa” Pischetola, arrivano dopo quasi due anni di silenzio dal suo ultimo album “Settebello”. Galeffi è un cantautore romano, classe 1991. Il suo album d’esordio “Scudetto”, uscito nel 2017 per Maciste Dischi, desta immediatamente un grande interesse da parte di pubblico e critica, collezionando oltre 25 milioni di ascolti streaming e portando l’artista a fare in meno di un anno un tour di 70 concerti nei principali club e festival italiani, molti dei quali andati sold out, passando per il concertone del Primo Maggio di Roma e dal Mi Ami Festival di Milano. Marco Cantagalli, questo il suo vero nome, è dotato di vocalità graffiante e potentissima e si fa cantare e ricordare, grazie ad una scrittura riconoscibile ed efficace. Cresciuto con il pop seminale dei Beatles, il Soft rock di Nutini, il Neo Soul di Amy Winehouse, il cantautorato francese, Serge Gainsbourg, Father John Misty e Patrick Watson, Galeffi rappresenta sin dal suo esordio un unicum nel cantautorato italiano. Grazie alle sue molteplici anime, il suo pop senza compromessi e la maturità artistica conseguita negli anni, il cantautore romano riesce ad entusiasmare e convincere il suo pubblico a ogni sua pubblicazione.