Abbiamo già scritto svariate volte di questo interessantissimo progetto musicale di Tregor, ossia i Dionisyan. Ora è venuto il momento di parlarvene in occasione del lancio del terzo album del gruppo siciliano. Intitolato “Last Millenium” e prodotto con grande cura e amore dal band leader e one man band Tregor con il quale abbiamo scambiato qualche riflessione sul nuovo album. In anteprima nazionale!
“Last Millenium” dà il senso di una visione negativa sul nostro futuro… “In realtà in “Last Millenium” non si evince alcuna negatività ma si divaga verso lidi quali la profezia, predizioni, visioni e presentimenti su futuri avvenimenti che riguardano il nostro mondo nei prossimi anni.”
Da quali riflessioni interiori nasce il tuo nuovo album? “…”Last Millenium” nasce dalla mia volontà di marcare un sentiero musicale incline agli stati d’animo quali la malinconia, la tristezza e la solitudine, che fosse a metà strada tra i primi due album, ma sempre andando oltre il mio evolvermi come Compositore, Arrangiatore, Scrittore, Musicista e Polistrumentista, dando sempre qualcosa in più rispetto alle Opere Precedenti già molto complesse, intricate e complicate per come li ho eseguite e registrate in Studio di Registrazione.”
C’è un concept che lega tutti i brani di “Last Millenium”? “Rispetto ai primi due album corrispettivamente “The Mystery Of Faith” e “Delirium and Madness”, di volta in volta per ogni album ho scritto un concept intero per tutte le Opere, parlando di Spiritualità, religione, filosofia, stati d’animo, invece per la terza opera “Last Millenium” ho scritto il concept per parlare di una antica profezia che risale ai tempi dei Sicani 1500 anni avanti Cristo, su degli manoscritti che ho ritrovato in alcuni archivi di biblioteche in Sicilia, traendone spunto storico e poetico per trasformarle in liriche adattate alla mia nuova opera musicale, stavolta trascendentale, mistica e oscura.”
Quale brano rappresenta al meglio i Dionisyan più recenti? “Il concept album è stato suddiviso in nove brani, ciascuno dei quali sono quasi differenti tra loro ma permeati da un filo conduttore quale il progressive melodic death metal con l’atmospheric doom metal, dove di brano in brano non mi son posto limite in fase di metrica compositiva ed arrangiativa, riprendendo gli stilemi della musica classica e del progressive rock, con il mio stile personale inimitabile e riconoscibile su tutti.”
Quale ruolo giocano i testi per i Dionisyan? “I testi come le liriche sono state, sono e saranno sempre di rilevante importanza per me e non saranno mai di ripiego o da riempimento per mettere in risalto solo la musica come fanno la stragrande maggioranza delle band, ma giocare un ruolo importante in contrapposizione alle composizioni messe in attuo dalle linee delle chitarre elettriche e del basso, sempre con la polifonia contrappuntistica poliritmica in stile barocco tedesco che ho rivoluzionato sin dal primo Album e sempre più ho perfezionato con le scale modali, le armonizzazioni e le dissonanze, dalla prima all’ultima nota dell’album al 100%.”
Possiamo definire la tua musica come musica dell’anima? “Assolutamente Si. Rispetto al primo Ep e ai precedenti due Album, per “Last Millenium” l’ho proposto come one man band, ove come sempre ho eseguito e registrato tutti gli strumenti in studio di registrazione ma non ho mai cantato ma ho diretto tutti i cantanti maschi e femmine ed i cori gregoriani maschili e femminili come anche fatto in particolar modo per questa Opera, toccando i veli dell’anima, ad ogni ascolto che ogni vecchio e nuovo fan dei Dionisyan che acquisteranno il Cd fisico, avranno oltre il piacere di essere catapultati in un’atmosfera surreale, fuori da ogni canone di realtà, anche di poter guardare io bellissimo progetto grafico del booklet e di tutto l’album che non mancherà di entusiasmare tutti gli amanti del macabro, del mondo cimiteriale e spettrale.”
Ho notato una vaga influenza Dark Metal,o sbaglio? “Si rispetto agli altri due album, in “Last Millenium” ho cantato io in studio di registrazione e per l’occasione volevo interpretare al meglio i testi e le liriche con un certo intercalare e quindi è stato spontaneo variare le tecniche vocali ed inserire oltre al growl anche l’harsh ed il gothic recitato, dando un’arricchimento in generale a tutte le composizioni, esaltando ogni cambio di tempo costante e repentino di brano in brano e marcando la frase che volevo enfatizzare con il cambio di tecnica vocale. Il risultato è stato ottimale!”
In che modo si sta evolvendo il vostro sound? “Durante gli anni e nella realizzazione delle opere dei Dionisyan il mio intento era di non fossilizzarmi mai su un unico stile che potesse risultare monotono e monocorde ma variarlo il più possibile con tutti i mezzi che avevo e che ho a disposizione, dando un’area ad ogni brano di assoluto spessore. Con “Last Millenium” sono ritornato volutamente di proposito al sound a metà strada tra il primo Ep “Land of Dreams” ed il primo album “The Mistery of Faith”, riprendendo anche i canti e cori gregoriani maschili e l’atmospheric death doom metal ed il risultato finale è stato avvincente e potente.”
L’atmosfera generale dell’album è molto sinfonica… “La Musica Classica è e sarà sempre la parte dominante delle mie composizioni ed arrangiamenti, con i cori e le atmosfere sinfoniche che danno un alone di oscurità e di pathos per ogni brano ed in ogni cambio di tempo si avverte tutto un mondo di sensazioni ed emozioni che entrano nella mente rendendo le melodie orecchiabili sin dal primo ascolto, anche se non di facile comprensione. Infatti tutti i miei Album e non di meno “Last Millenium” necessità di svariati ascolti per poterne carpire ogni minimo dettaglio che rende ogni brano una gemma.”
Ci sono collegamenti fra “Last Millenium” e questo periodo contraddistinto dal Covid? “Direi proprio di no, certamente questi due anni sono stati insensati, scioccanti e via discorrendo ma ho nettamente suddiviso l’arte con la condizione psichica che ha aggravato sul nostro essere. A promozione del terzo album “Last Millenium” oltre ai primi due lyric video realizzati dalla Decibel Productions, proprio in questi giorni dopo 4 mesi la realizzazione del mio secondo cortometraggio “Le Ferite dell’Essere” sono ritornato sul set, con le riprese del mio nuovo progetto cinematografico musicale professionale (videoclip in stile horror) sempre in veste da regista, produttore esecutivo ed attore, assieme alla troupe e a tutto il cast degli attori, in una splendida location storica monumentale che ho scelto a Palermo per promuovere la nuova Terza Opera “Last Millennium” dei miei Dionisyan! Atmospheric Death Doom Metal on \M/ A giorni aspettatevi una gradita sorpresa! Restate in contatto…”
Hai già programmato delle esibizioni live per i Dionisyan? “Attualmente no ma in un futuro non molto prossimo troverò dei componenti per poter suonare del vivo “Last Millenium” ed eseguire sui palchi le stesse atmosfere davanti ai fans. Non vedo l’ora di tornare ad esibirmi dal vivo e stare a contatto col pubblico.”
Il futuro appartiene a noi oppure siamo oggetti di chi decide? “I filosofi hanno avuto sempre una visione pessimistica della vita e di tutto ciò che legata ad essa, esistenza e morte in simbiosi con la natura mistica dell’uomo. Nel mio recente terzo libro dal titolo “Le Ferite dell’Essere” pubblicato nell’agosto del 2021 da Melqart Communication Editore per il solo territorio nazionale italiano, ho trattato temi quali il declino dell’Io, seguendo un percorso costellato di concetti astratti codificati dal mio Karma., parlando di saggezza, spiritualità, amore e psicanalisi ai tempi del Coronavirus, analizzando gli aspetti sul distacco degli affetti dalla persona che si ama e dai propri familiari e congiunti, che hanno segnato delle ripercussioni nella vita privata di ognuno.”
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