“Ghiaccio“, il primo lungometraggio diretto da Fabrizio Moro insieme al regista Alessio De Leonardis, con protagonisti Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara, arriva al cinema come evento speciale il 7, 8 e 9 febbraio.
Il film è stato scritto da Fabrizio Moro (che ha partecipato al Festival di Sanremo con “Sei tu“, la canzone compare nei titoli di coda) con il regista Alessio De Leonardis (conosciuto sul set di un videoclip) durante la pandemia, e sono riusciti in breve tempo (da luglio a ottobre) a trovare una produzione e gli attori. Il film è prodotto da La Casa Rossa con Tenderstories, in collaborazione con Vision Distribution, Sky e RTI. Giacomo Ferrara è l’attore protagonista che interpreta il pugile Giorgio, insieme a Vinicio Marchioni nel ruolo del suo allenatore Massimo. “Se vinci tu vinciamo tutti” e la metafora del ghiaccio nel quale i pugili mettono le mani prima degli incontri sono le due cose che più hanno colpito Vinicio Marchioni, inoltre il fatto di aver ambientato il film nella Roma degli anni ’90 e nella palestra pugilistica di Giovanni De Carolis (campione mondiale WBA dei pesi supermedi dal 2016 al 2021, che ha aiutato gli attori nella recitazione) ha reso il tutto più realistico. Giorgio (Giacomo Ferrara), giovane promessa della boxe, vive con la madre nella periferia degradata della città. Il padre, assassinato anni prima, ha lasciato in eredità al figlio un debito con la malavita che non gli permette di essere un uomo libero. Con l’aiuto di Massimo (Vinicio Marchioni), che ha un passato nella boxe e vede nel ragazzo il grande campione che lui non è riuscito a diventare, Giorgio ha finalmente la possibilità di riscattarsi, entrando nel mondo del pugilato professionistico. Ma la malavita di periferia non lascia mai scampo a chi non si piega alle sue regole.
Come un pugile l’attore si prepara da solo e va in scena da solo, Vinicio Marchioni ha dichiarato di non aver mai fatto una preparazione così accurata per un ruolo, per lui è stato un onere e un onore farlo, soprattutto dopo questi due anni di pandemia. Domenico “Mirko” Valentino (campione mondiale dei dilettanti nel 2009 e campione italiano dei pesi leggeri nel 2018) interpreta “lo zingaro” della sfida sul ring con Giorgio (Giacomo Ferrara, che non aveva mai praticato la boxe prima in vita sua). Il nonno materno di Fabrizio Moro era un pugile, quindi lui è cresciuto nel mondo della boxe anche se non l’ha mai praticata sul ring. Nel film c’è dentro la rabbia e anche l’angoscia e l’amore che si respira in periferia, l’ambientazione negli anni ’90 è dovuta al fatto che anche i due registi hanno vissuto la loro adolescenza in quegli anni, è un film che parla di boxe ma poi sposta l’attenzione sui sentimenti. Ognuno deve riuscire a trovare il proprio ghiaccio, quello per cui vale la pena combattere è proprio l’amore (per la madre, per la fidanzata o per gli amici), anche se uno non sa di essere buono o cattivo come nel film. Marchioni ha 46 anni e fare questo mestiere per lui ha senso oggi solo in questo modo, dopo due mesi e mezzo di fatica e sudore, questo film ha cambiato la sua testa e il modo di pensare il suo lavoro.
“Sei tu” di Fabrizio Moro è un pezzo meno arrabbiato perché è stato ispirato dall’amore che c’è tra i due personaggi del film e lui ha vissuto la stessa storia nella sua vita privata, il film è dedicato alla persona che lo ha salvato in questi ultimi due anni. La scelta di far cantare “E tu” di Claudio Baglioni a Vinicio Marchioni in un karaoke improvvisato sotto casa della fidanzata è dovuta al fatto che hanno cercato di mettere in difficoltà lo stesso Marchioni, che ha stonato volutamente perché era giusto che il suo personaggio non sapesse cantare, come lui nella vita del resto. Vinicio Marchioni chiede di comunicare questo film soprattutto ai più giovani, perché le periferie sono uguali dappertutto e il suo ruolo è quello di un “mentore” per i giovani, questo è un film che parla di amore e il regista Alessio De Leonardis si augura che possa essere visto da tanti giovani e anche dai loro genitori. Lo considera un film drammatico ma lo ha voluto alleggerire con alcune battute come “sembra cattivo ma è solo brutto” improvvisata sul set da Vinicio Marchioni rivolta allo “zingaro” avversario di Giorgio. Il pugilato non è solo uno sport, è una filosofia di vita, può essere una via di riscatto sociale. Ci vuole impegno, dedizione e soprattutto passione.
Tra i brani originali del film c’è anche “Winter’s Day” di Freddy K, alias Alessio Armeni, dj romano che vive a Berlino, uno dei fondatori della techno romana dagli anni ’90 con il programma radiofonico “Virus“, oggi proprietario di Key Vinyl e Unbroken Booking Agency.
Il percorso distributivo di “Ghiaccio” dopo i 3 giorni al cinema (l’evento è legato alla partecipazione di Moro a Sanremo) prevede l’arrivo del film sulle piattaforme Sky e Mediaset per arrivare al grande pubblico.