Un tributo a un posto dove, parola di Morrison, “avrebbe voluto passare la notte nella loro cucina dell’anima” (anche se il messaggio del brano è un altro)…
Venice Beach, California, metà anni ‘60
Il “soul food” è la tipica cucina popolare degli afroamericani che, a partire da metà ‘800, è diventata una delle più diffuse in tutti gli States. Chiamata così per via della concezione “animista” del popolo nero, è fatta di cibo semplice e nutriente: piatti a base di prosciutto, granoturco, patate, fagioli: quello che oggi si definirebbe “street food”.
Jim Morrison, cresciuto tra la Florida e il sud della California, è sempre stato un grande appassionato di “soul food”: da “Olivia’s”, uno dei suoi ristoranti preferiti tra Venice e Santa Monica ci passava intere serate, a volte persino le notti… lì si trovava bene, quel posto gli ricordava profumi e sapori dell’infanzia e gli riscaldava cuore e anima.
Il brano Soul Kitchen, contenuto nell’album di debutto dei Doors del 1967, è un tributo a quel posto dove, parola di Morrison, “avrebbe voluto passare la notte nella loro cucina dell’anima…” anche se il messaggio del brano è contenuto nella semplice frase “learn to forget”, impara a dimenticare…