La comunicazione delle emozioni scorre ad un livello molto più profondo rispetto a quella superficiale del linguaggio. Molti sono i modi in cui possiamo connetterci l’uno all’altro, anche oltre gli idiomi differenti – per esempio – contenuti in una canzone.
Una dimostrazione concreta di tutto questo è “So Cold“, il nuovo singolo di Jan De Clercq (Falagiani Music Label & Publishing/Teorema Music), per tutti Clerc, che presenta un testo che comprende italiano, inglese e pure fiammingo!
Un vero e proprio gioiellino cantautorale, che ti coinvolge emozionalmente fin dal primo ascolto, dove ogni suono – anche quelli che meno t’aspetti come il rumore di una corda di chitarra che si tende – risulta perfettamente coerente, al servizio di una canzone che lascia davvero il segno. Armonici di chitarra come sottile pioggia, un ritornello che si apre come uno squarcio d’azzurro in un cielo plumbeo, quella tipica inflessione anglofona che rende il cantato di Clerc, se possibile, ancora più simpatico.
Nel panorama musicale italiano, pieno zeppo di stereotipi e di cloni, il percorso di Clerc risulta al momento quanto di più originale si possa ascoltare in giro. Una crescita autorale, la sua, che in pochi mesi ha proposto tre singoli (compreso l’attuale “So Cold“) uno più bello dell’altro, tutti visualizzati da videoclip pieni zeppi di trovate fantasiose. D’altronde la forza della musica di qualità è proprio questa: riuscire a comunicare qualcosa ad un grande numero di persone, pur conservando una raffinatezza di fondo.
“So Cold” fa parte di quel genere di brani che possono essere apprezzati a vari livelli: immergendosi al loro interno con attenzione o anche lasciandoli in sottofondo. Perchè emanano sonorità piacevoli, “buone vibrazioni”. Possono essere apprezzate sia dai cosiddetti “palati fini” ma contengono elementi che arrivano a tutti. Dove? Al cuore.