Rastroni – Anime da frutto

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Rastroni è un cantautore, produttore e musicista pugliese ed esordisce con “Anime da frutto”, un concept album sul rapporto dell’uomo con due pianeti chiamati Anima e Terra. Il disco è composto da tredici canzoni per circa 47 minuti. È un album molto intenso nel quale si guarda molto alla psichedelia di qualche anno fa. Il cantautore pugliese si ritrova in un ambiente onirico nel quale hanno vissuto i Pink Floyd per un po’ di tempo. Ci sono tanti suoni in questo disco, alcune volte eccessivi, e questo è dovuto forse al fatto che hanno contribuito al lavoro una ventina di musicisti, anche con strumenti che vanno oltre a quelli utilizzati nel pop standard, come il sax o il violino. Se devo pensare a qualche band italiana che ha prodotto un qualcosa del genere, potrei citare i Timoria degli anni 90. Ci si accorge che il testo si appoggia sulla parte musicale ma il distacco alle volte è troppo evidente. È un effetto voluto dall’artista che ha cercato di far vivere i testi in maniera autonoma rispetto alla musica. Anche quando la canzone è più “scontata” c’è sempre un tocco di Rastroni che la rende originale. Il risultato è quindi un bell’album nel quale forse un po’ di semplicità in più avrebbe potuto renderlo perfetto, ma nonostante questo, Rastroni le idee le ha ben chiare

La tracklist

  1. Un pianeta vergine
  2. Corri
  3. I cantieri all’alba
  4. Dalla prima lettera del Telecomandante
  5. Bagagli
  6. Anima
  7. Fine del sentiero
  8. Alcune illusioni
  9. Salvazione artificiale
  10. Dalla seconda lettera del Telecomandante
  11. Nostalgia
  12. Una promessa
  13. Forse c’è un prima che noi non conosciamo
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