Addio all’ex bassista dei Negazione, Marco Mathieu

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Con i Negazione aveva partecipato alla rinascita del rock italiano degli anni ’80, anche se poi il suo nome è diventato noto nel giornalismo musicale. Marco Mathieu è venuto a mancare il 24 Dicembre.

Aveva 57 anni, gli ultimi quattro trascorsi in coma vegetativo in seguito a un ictus che lo aveva colpito mentre era in Vespa. La notizia è stata diffusa dal sito del quotidiano “La Repubblica“, per cui aveva scritto per anni, e subito ha fatto il giro del web. Mathieu, nato a Torino il 6 marzo 1964, era stato il bassista dei Negazione, storica band di hardcore punk molto attiva fra il 1983 e il 1992, con oltre mille concerti e ben cinque album. Come giornalista aveva debuttato scrivendo per numerose testate musicali, fino ad approdare al gruppo Espresso scrivendo per Repubblica e i magazine musicali Musica! e XL, fino a diventare il vice capo della redazione sportiva di Repubblica. Molto prolifica la tua produzione editoriale con libri come “A che ora è la fine del mondo?” (Lindau), “In viaggio con Manu Chao. Giramundo Sound System” (Feltrinelli), “Il portiere di riserva. Pali, traverse, facce e panchine. Con il Torino (e il Toro) nel cuore” (Cairo Editore) e “OltreNero. Nuovi fascisti italiani” (con Alessandro Cosmelli, Contrasto). Era anche un tifoso del Torino. La sua storia colpì anche Sinisa Mihajlovic, che quando sedeva sulla panchina granata lanciò un incoraggiamento pubblico al giornalista: “Forza Marco, noi ti aspettiamo e tifiamo per te”, aveva detto nel ricordare l’incrollabile fede granata di Marco. Sono numerosi, sui social, i messaggi di cordoglio per la morte di Mathieu, tra cui quello degli Africa Unite (di cui era stato manager) e del compositore Teho Teardo.

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