71enne originaria della marchigiana Fano, ma vive a Brescia. Il libro che ha realizzato è scritto in maiuscolo per facilitare la lettura: i disegni sono di Damiano Conchieri ed è stato pubblicato dalla Edigiò. Siamo riusciti ad intervistarla, mentre canticchia .. Eternità, spalanca le tue braccia / Io sono qua, accanto alla felicità che dorme / Per lei vivrò, e quando avrà bisogno / Io ci sarò, ad asciugare le sue lacrime ..
Vogliamo chiarire se è lei ad aver ispirato sua figlia Laura Gorini o viceversa? Io e mia figlia abbiamo avuto da sempre un rapporto molto forte che definirei simbiotico. Lei è nata quasi 40 anni fa prematura. Allora non c’erano i mezzi che ci sono oggi e avevo paura che la sua salute fosse troppo cagionevole per vivere a lungo. Era un bellissimo rospetto, tanto piccina ma aveva ogni costa a posto. Mi è stata letteralmente strappata dalle braccia e messa in un’incubatrice, altrimenti sarebbe morta. E’ stata così per circa un mese ma il giorno che sarei dovuta andarla a prendere insieme a mio marito per riportarla a casa, per una questione burocratica, non ce l’hanno permesso. Si immagini il nostro stato d’animo! Sono stata malissimo e non ho dormito nemmeno 5 minuti quella notte. Laura ha avuto fin da piccola problemi di salute che si sono poi verificati anche nell’adolescenza. Un periodo molto brutto per lei e per noi genitori. Ha sofferto molto. Lei ha studiato al Liceo Classico, mica una passeggiata! Ma, nonostante un esaurimento nervoso, ce l’ha fatta a diplomarsi. E poi si è anche Laureata in Lettere. Da mamma sono orgogliosa dei suoi studi così come del fatto che è riuscita a farsi strada con le sue proprie forze e la sua voglia di fare. E’ vero, l’ho contagiata con il mio amore per i libri, per la lettura e la scrittura ma non l’ho mai sforzata. E se oggi ho pubblicato le mie favole è grazie a lei che ha avuto l’idea e il coraggio di proporle a una seria editrice che ha creduto in esse. Oggi è lei che si prende cura di me e che mi fa coraggio quando sono giù di tono. E se sono triste ma lo nego lei lo sente, così come io sento, anche se siamo distanti, che lei non sta bene.
La vedo molto impegnate tra favole, ricette, cura della famiglia: ma nel suo cassetto secreto, ha altri sogni da coltivare? Alla mia età si sogna di meno, o forse per nulla. Mi auguro solo di poter trascorrere il Natale con i miei cari, quindi anche con mia figlia e mio genero. Ho paura che ci chiudano di nuovo. Le notizie che sento sovente al Tg mi fanno paura.
Come è stato presentare Le favole di nonna Elfa in diverse occasioni? E’ vero che ha dovuto firmare anche degli autografi? Meraviglioso e molto emozionante. Sa, io sono piuttosto riservata, tant’ che ho chiesto espressamente a mia figlia Laura di firmarle lei. Ergo quando mi sono trovata nella situazione di firmare le copie ero un po’ in imbarazzo. Ma lo faccio molto volentieri, anche perché vedo tanto orgoglio negli occhi di mia figlia per questo mio piccolo traguardo raggiunto. Lei mi sprona a scrivere ancora e, infatti, lo sto facendo. Sono curioso di sapere quali sono stati i cantanti della sua gioventù e quali invece quelli moderni che la convincono … Ho amato tantissimo Lucio Battisti, le Equipe 84 e I Camaleonti. Oggi ascolto di tutto, anche cantanti giovani che mi ha fatto conoscere meglio mia figlia come Tiziano Ferro, Emma e Alessandra Amoroso.