A distanza di un anno dalla rinascita di “Numero Uno“, prosegue oggi il percorso di riscoperta del catalogo artistico dell’iconica etichetta con un nuovo batch di ristampe che include cinque importanti capitoli della musica italiana, disponibili in tutti gli store. Si parte dal 1974 con “Strada Bianca“, album del trio di session men formato da Damiano Dattoli, Massimo Luca e Umberto Tozzi, agli albori della sua fortunata carriera solista. Disco d’originale impostazione musicale tra pop e rock progressivo, che unisce arrangiamenti acustici a intermezzi strumentali di stampo sognante e sinfonico, Strada Bianca – arrangiato da Claudio Pascoli, con testi di Alberto Salerno e l’iconica copertina curata da Caesar Monti – è l’unico album inciso dal supergruppo dei Data.
Segue “Marylou / La fine del mondo”, secondo 45 giri di Edoardo Bennato del 1969, il primo pubblicato per Numero Uno dopo il trasferimento a Milano. Entrambi i brani sono arrangiati da Detto Mariano: “Marylou” è scritta assieme al fratello Eugenio con testo di Mogol, La fine del mondo è frutto della collaborazione con il cantautore Herbert Pagani, che scrisse il testo per le musiche di Bennato. Arricchisce la collezione “The World Became the World” (1974), quinto album in studio della Premiata Forneria Marconi, primo disco con il bassista Jean Patrick Djivas (ex Area). Trasposizione in inglese delle tracce contenute ne “L’isola di niente”, con testi del paroliere-poeta dei King Crimson Pete Sinfield, “The World Became the World” è impreziosito dal brano che dà il titolo all’album, versione in lingua inglese di Impressioni di Settembre. Dopo Rosso Napoletano e Processione sul mare, Numero propone la ristampa in vinile del terzo album di Toni Esposito, “Gente distratta” (1977). Il disco, prodotto da Renato Marengo e registrato allo Studio 7 di Napoli, è di matrice fusion strumentale, con richiami stilistici alle musicalità ritmiche e alle influenze global music tipiche delle composizioni di Esposito.
A completare questa nuova grande lista di titoli “I lupi”, quinto album di Ivan Graziani del 1977, realizzato con la collaborazione di Antonello Venditti e registrato in tre diversi studi – Il Mulino, Regson e RCA. Il disco contiene il suo grande successo Lugano Addio, uno dei brani più noti e largamente apprezzati dell’artista e tessera di un mosaico musicale di grande intuito melodico e sensibilità negli arrangiamenti, in pieno stile di Ivan Graziani.