S’intitola “Il cancello nel bosco” il nuovo album di Roberto Angelini in uscita venerdì 26 novembre per la sua etichetta FioriRari. L’autore, produttore e chitarrista torna a 9 anni di distanza dall’ultimo lavoro di inediti e lo fa con un album speciale, in cui alterna momenti di cantautorato a episodi strumentali in cui emerge appieno la capacità compositiva e performativa di Roberto Angelini, da anni tra i musicisti più apprezzati del nostro panorama musicale.
Un ritorno molto atteso che ha visto muovere i primi passi nei mesi scorsi, con la pubblicazione del brano “Incognita” e del singolo “Condor”, capitoli che hanno da subito suscitato grande interesse di critica e pubblico. Ne “Il cancello nel bosco” l’artista raccoglie, tra gli altri, alcuni brani scritti e prodotti insieme a Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk, inserendo anche la propria interpretazione della canzone “L’Isola” scritta da Angelini per Emma Marrone e da quest’ultima portata al successo nel 2018. 12 brani in cui figura la presenza di musicisti d’eccezione, da Rodrigo D’Erasmo a Fabio Rondanini, da Darrin Mooney dei Primal Scream (presente nel brano “L’Era Glaciale”) a Gabriele Lazzarotti, passando per i già citati Canu e Baroni, Ramon Josè Caraballos, Daniele “Coffee” Rossi, fino alle musiciste Kyungmi Lee e Valentina del Re. Con una carriera televisiva ormai quasi decennale – dapprima su Rai3 con “Gazebo” poi su La7 con “Propaganda Live” – che ha consacrato la sua popolarità, Roberto Angelini ha attraversato la musica italiana in moltissimi modi e realizzato infinite collaborazioni con numerosi artisti: tra le più recenti la firma come co-produttore dell’ultimo pluripremiato album di Niccolò Fabi “Tradizione e Tradimento” e quella di produttore del primo disco di Margherita Vicario. E ancora, diversi e importanti progetti paralleli: tra i più fortunati quelli legati a Nick Drake con Rodrigo D’Erasmo – un album, un tour, un documentario – e, non da ultima, la fondazione di una etichetta indipendente, FioriRari. Già vincitore del Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo nel 2001, Roberto Angelini nei primi anni duemila si fa conoscere dal grande pubblico con alcuni singoli divenuti delle vere e proprie hit (“GattoMatto” e “La Gioia del Risveglio”). Ha all’attivo quattro album a suo nome e una prolifica attività autoriale che lo porta a scrivere canzoni per artiste come Elodie ed Emma Marrone, per la quale firma anche il brano “Calore” con cui la cantante vince il talent “Amici” nel 2010.
“Questo disco è il frutto di dieci anni d’incontri e collaborazioni, di appunti nei camerini e nelle camere d’albergo durante i più svariati tour”, afferma Roberto Angelini, “Ho sempre cercato di assecondare la musica ed è stata lei che ha deciso per me la vita del musicista performer preferendola a quella del cantautore. Le canzoni non mi escono più con la facilità di un tempo e non sento più quella necessità o urgenza che ho sempre ritenuto necessarie per giustificare la fatica di comporre un disco e la follia di pretendere che qualcuno lo ascoltasse. In questi anni ho suonato, prodotto, scritto per altri, composto per teatro, cinema e tv. Mi sono avventurato nel fantastico mondo della lapsteel, della pedalsteel e della weissemborn cercando di trovare un linguaggio originale. A un certo punto mi sono reso conto di aver messo da parte negli hard disk di studi di registrazione, appartamenti, case di campagna, luoghi sparsi, Roma, Milano, Londra, Napoli una serie di cose che meritavano (a mio avviso) di comporre un disco. “Il Cancello nel Bosco” racchiude tutte le mie anime e molte delle collaborazioni di questi anni. Ci sono canzoni scritte e prodotte insieme a Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk (uno dei miei gruppi preferiti in assoluto), nate per essere cantate da altri e poi rimaste nel cassetto. “Il complotto delle foglie parlanti” ed “Hedra” sono brani registrati con uno strumento pensato da me e realizzato dai ragazzi di Effetti di Clara (A.R.P.) che vuole emulare un modulare con pedali originariamente pensati per chitarra. Infine, “La chiave del cancello” è un pezzo scritto e suonato da mio figlio Gabriele quando aveva 12 anni. Rodrigo D’Erasmo lo ha impreziosito in un secondo momento con il suo violino. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile il mio sogno di vivere di musica”.