Danilo Blaiotta Trio presenta The White Nights Suite il 13 novembre alla Casa del Jazz di Roma

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Sabato 13 novembre alla Casa del Jazz di Roma la presentazione ufficiale di “The White Nights Suite” (Filibusta Records), il secondo disco del Danilo Blaiotta Trio (con Jacopo Ferrazza e Valerio Vantaggio) e la partecipazione di Stefano Carbonelli alla chitarra.

Nel 2020 era uscito il primo vero lavoro a nome di Danilo Blaiotta, intitolato Departures (Filibusta Records). Il secondo capitolo discografico del Danilo Blaiotta Trio (con Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria) si intitola The White Nights Suitesi tratta di una composizione originale suddivisa in 11 movimenti, tutti a firma del leader, ispirata al romanzo Le notti bianche di Fedor Dostoevsky,  è uscito il 1 ottobre 2021 per Filibusta Records e verrà presentato alla Casa del Jazz a Roma il 13 novembre con la formazione del trio base estesa a quartetto ospitando Stefano Carbonelli alla chitarra elettrica. La formazione che ha suonato nel discoThe White Nights Suitevede Danilo Blaiotta al pianoforte capitanare un sestetto formato dal suo trio con importanti ospiti del jazz italiano: Fabrizio Bosso, Achille Succi, Stefano Carbonelli. Il disco contiene 11 brani racchiusi in forma di suite.

Danilo Blaiotta Trio con Fabrizio Bosso, Achille Succi, Stefano Carbonelli

Le composizioni abbracciano certamente il retaggio musicale di Blaiotta nella musica classica, in particolare quella del primo novecento russo. L’impianto e la natura del progetto però sono prevalentemente jazz, tanto nella forma quanto nello sviluppo di ogni brano.

La suite si apre con una sorta di Ouverture in trio: First Night / St. Petersburg, che descrive la passeggiata del protagonista -il sognatore- per San Pietroburgo, incantato dalla bellezza della sua città.

In The Man In Tails, il protagonista scorge una donna sola, che viene inseguita da un tetro uomo in frac. Il sognatore si lancia all’inseguimento dei due, riuscendo a mettere in salvo la ragazza allontanando il losco figuro. I due protagonisti della colluttazione sono impersonificati da pianoforte e chitarra (Stefano Carbonelli) che dopo l’esposizione del tema “si rispondono” improvvisando su un pedale della ritmica.

The meeting è un brano dal tema sognante, che descrive l’incontro tra il sognatore e la ragazza, che si presenta con il nome Nasten’ka. 

Second Night – The Dreamer è il brano affidato al trio senza ospiti. Secondo appuntamento dei due protagonisti, che si ritrovano a raccontarsi vicendevolmente le proprie esistenze. In questo brano il sognatore (The Dreamer) narra a Nasten’ka la storia della sua vita. Egli è dunque un sognatore, ma è bloccato nella sua utopia. Brano dal tema sognante (l’utopia) ma dall’andamento -even eight-, per descriverne un’esistenza, in fondo, pù media che esaltante.

Nel quinto brano –Nasten’ka-, la fanciulla racconta la sua storia al sognatore. Ragazza tipicamente russa, che vive soggiogata dalla pressione di una nonna anziana. Ella racconta anche di un uomo al quale è promessa sposa, sparito per lungo tempo. Nasten’ka vive la sua esistenza attendendo quest’ultimo. Brano buio, ispirato da molta musica del primo novecento russo, sia melodicamente/armonicamente, sia ritmicamente (la melodia iniziale si risolve con un tipico 7/4 “trans-balcanico”). 

The LetterIl sognatore convince Nasten’ka a scrivere una lettera da recapitare a casa dell’uomo al quale è promessa sposa, che potrebbe anche essere tornato dal suo lungo viaggio. Nasten’ka è combattuta, perché una parte di lei è convinta che l’uomo si trovi in città ma che ormai abbia una sua vita senza di lei. Il sognatore è incaricato di consegnarla a casa della famiglia del promesso sposo. 

Third Night. Durante la terza notte l’attesa per la risposta della lettera cresce, così come cresce l’ansia di avere una risposta. Il sognatore è felice ma inquieto, perché i sentimenti che nutre per Nasten’ka sono ormai troppo importanti. Tuttavia riesce a nasconderli alla ragazza. Brano tipicamente fast-swing, che descrive uno stato d’ansia, con diverse motivazioni, di entrambi i protagonisti della storia. 

The Answer (Sestetto). Il brano riprende il tema di The Letter ma ospita pesanti colpi della sezione ritmica e della mano sx del pianoforte, come a descrivere la non-risposta alla lettera.

Intro è un’introduzione alla quarta notte. Descrive la disperazione di Nasten’ka per la mancata risposta del promesso sposo.

Fourth Night – The Idyll. Brano intensissimo e in crescendo. Il sognatore rivela i suoi sentimenti a Nasten’ka la quale, messa da parte la tristezza del suo amore spezzato, comincia a nutrire interesse per il protagonista. Il grande tema d’amore sognante esposto nella prima parte viene quindi ritornellato in fortissimo, raggiungendo spesso culmini di passione emotiva irrefrenabili. I due vagano felici per San Pietroburgo sognando e progettando un futuro insieme. Il sognatore è all’apice della gioia, i due si abbracciano, si commuovono, progettano la loro esistenza comune vagando nella bellezza di una notte incantata. Al culmine di tanta poesia succede però l’imprevisto. Un giovane nella nebbia riconosce Nasten’ka. E’ il promesso sposo. Lei lo guarda, si allontana dal sognatore per corrergli incontro, lui se la porta via.. Questa scena è descritta nella parte “free” finale che spezza rovinosamente l’idillio.

The MorningAl mattino, il sognatore si ritrova nuovamente solo con la sua triste esistenza. Brano affidato al pianoforte. Tema tipicamente ottocentesco, che descrive un uomo legato alla tristezza del suo passato. L’accordo finale del brano, come della suite, apre una porta verso la speranza.

DANILO BLAIOTTA TRIOTHE WHITE NIGHTS SUITE”

in concerto

Sabato 13 novembre ore 21

Roma – Casa del Jazz

viale di Porta Ardeatina 55

Info: tel. 0680241281; www.casadeljazz.com

LINE UP:

Stefano Carbonelli – Guitar

Danilo Blaiotta – Piano

Jacopo Ferrazza – Double Bass

Valerio Vantaggio – Drums

Danilo Blaiotta Trio e Stefano Carbonelli (a sinistra).
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