Sipario di Note inaugura il 10 novembre a Roma con Barbara Eramo Quartet

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Il sipario, rito celebrativo del teatro, porta d’accesso alla magia del mondo incantato della rappresentazione, silenzio che improvvisamente avvolge e sgretolamento di un muro forse immaginario, attesa che si srotola lentamente e che lascia senza fiato, palpito, emozione. La nota, il linguaggio suggestivo che accarezza, scuote, dialoga con la nostra anima grazie a quell’inviolabile evento di mimesi artistica tra il musicista e il suo strumento. Nel centro di Roma, in uno dei teatri storici della Capitale, il “Teatro Arcobaleno”, si svolgerà la prima edizione della Rassegna ”Sipario di Note”: sei serate, a partire da mercoledì 10 novembre 2021, con sei eccellenze musicali, con produzioni raffinate e di qualità. La musica dal vivo e il teatro di prosa con la Rassegna “Sipario di Note”, grazie all’Associazione di promozione sociale “la Ciambella” e il “Teatro Arcobaleno”, ripartono insieme in un umile e sapiente incontro artistico che sa di sfida ma anche di forza espressiva ancora non del tutto esplorata.

Barbara Eramo (Foto di Claudio Martinez)

Ad aprire “Sipario di note”, mercoledì 10 ottobre, Barbara Eramo Quartet, che presenterà il suo nuovo progetto “Emisferi”. Con Barbara Eramo, voce, ukulele, santur, elettronics, sul palco, Andrea D’Apolito, chitarra, harmonium. pianoforte e cori, Martina Bertini, basso , elettronics, Filippo Schininà, batteria e ospite Emanuele Bultrini (chitarra elettrica). Lontana dalle logiche da vetta della classifica (sia la chart musicale o il tranding topic social del momento), la vita artistica della cantante ed autrice Barbara Eramo si esprime attraverso la scelta di cantare in italiano ma anche in altre lingue esistenti e non, sia in termini lessicali che musicali. L’arte dell’incontro è la matrice del Dna del suo nuovo album “Emisferi”.
In questo nuovo progetto coabitano l’indole cantautorale italiana dell’artista così come sottili incursioni verso l’avanguardia scandinava da lei tanto amata e la cultura mediterranea e del medio oriente suggerita dagli ascolti di cantanti arabe come Oum Kalthoum e Fairouz. Le suggestioni sono cinematografiche grazie all’importante presenza degli archi negli arrangiamenti del disco, del resto la biografia di Barbara parla chiaro – collaborazioni con la musica world nella Piccola Banda Ikona di Stefano Saletti, le colonne sonore di Luis Bacalov, Nicola Piovani, Alexandre Despalt; l’elettronica ricercata di Hector Zazou… troverete però anche uno spirito pop e world figlio delle esperienze di vita errante dell’artista. Il mondo è e rimarrà piccolo per gli stanziali; è e sarà sempre più vasto per gli spiriti nomadi. Barbara Eramo è una esploratrice di culture e suoni, lingue e tradizioni. Per lei il viaggio è anche uno status mentale: predispone l’anima alla contaminazione, all’attrazione per il diverso. È per natura lenitivo in relazione ai mali invisibili di oggi, perché disintossica i nostri pensieri dalla dipendenza per la notorietà, la fama, il clamore ad ogni costo. Lo spazio musicale di Barbara è sintesi tra il gusto per l’improvvisazione musicale e la ricerca di nuovi stimoli e anche per questo “Emisferi”, ha avuto una gestazione lunga, come richiede la genesi di una vita che sboccia. Non può esserci fretta nella creazione, così come nella sua condivisione. Ma perché la connessione tra le note della Eramo e le orecchie che le percepiranno sia genuina, è importante la predisposizione all’ascolto. Dimenticate le suddivisioni di generi, non chiedetevi se troverete musica o canzoni sul vostro percorso: sarà l’una e l’altra cosa allo stesso tempo. La sperimentazione che nasce dall’incontro, l’esplorazione del mondo per rivelare l’intimità: le canzoni scoccano come scintilla tra queste due pietre focaie.

Lamorivostri

La rassegna prosegue, giovedì 8 dicembre, con il concerto, solo violoncello di Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala di Milano. Fino a qualche decennio fa considerato dal grande pubblico come uno strumento da accompagnamento musicale, è in realtà il più versatile degli strumenti ad arco. Percuotendo la tavola si ottiene anche l’ elemento ritmico. Ecco che la solitudine e il monologo possono essere una risorsa, un condensato della timbrica di un’ orchestra di archi, più che un limite. La ricerca di innovazione del repertorio attraverso trascrizioni, adattamenti, la scrittura di nuove composizioni accanto alla proposta di repertorio antico e moderno consolidato, è quanto Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala dal 1999 , propone in questo recital. Con il compositore di musiche per film Fabrizio Campanelli hanno rielaborato alcuni dei grandi successi del repertorio rock pop e funky. Fabrizio Campanelli sarà ospite della serata dell’8 dicembre e parte del progetto sarà dedicata all’esecuzione di alcuni brani tra Classico ed Elettronica. Si prosegue, mercoledì 12 gennaio con Riccardo Taddei Quartet. Un progetto di Riccardo Taddei, fisarmonicista concertista di riconosciuta fama internazionale, il calco della sua mano è esposto presso il Museo Internazionale delle impronte dei grandi della fisarmonica a Recoaro. La sua fisarmonica ha suonato per diverse ed importanti produzioni cinematografiche tra le quali: Woody Allen nel film “To Rome with love”, Dustin Hoffman in “The Barney’s Version”, fino alla sua recente partecipazione per il colossal “Gucci” prossimamente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. La formazione del quartetto oltre a Riccardo Taddei è composta da: Simone Ceracchi, basso, Davide Lomagno, chitarre e Luca Fareri, batteria . L’intrigante progetto ci porterà in un viaggio musicale ricco di contaminazioni dal mondo del Tango Argentino al Latin Jazz, dallo Smooth Jazz fino ad arrivare alla Musica Popolare. Martedì 2 febbraio è la volta di Lamorivostri, ovvero Lavinia Mancusi, cantante e polistrumentista, Monica Neri, polistrumentista e Rita Tummiria, organetto e tamburello. Tre voci, tre modi di essere artiste, tre sguardi sul mondo della musica tradizionale, da quella italiana alle sonorità rom, dalla canzone d’autore alla poesia popolare fino alle composizioni originali. Un nuovo progetto, Lamorivostri, per le tre musiciste che con questo lavoro danno voce e musica al repertorio tradizionale ma allo stesso tempo uniscono la propria esperienza artistica dando vita ad un viaggio musicale intenso ed originale dove la creatività prende forme ed espressioni diverse, dove contaminazione e tradizione camminano insieme unendosi in una nuova ed originale proposta che contraddistingue questo trio. Martedì 8 marzo, il concerto di Susanna Stivali quartet, che presenta il progetto “Caro Chico”. Un progetto discografico di Susanna Stivali, una delle più interessanti voci del panorama jazz italiano e internazionale, registrato tra Italia e Brasile. La passione per questo grande artista, che attraversa e racconta la musica e la cultura brasiliana da oltre quarant’anni, è alla base del progetto. I musicisti che saliranno sul palco con Susanna Stivali sono: Alessandro Gwis, pianoforte, Marco Siniscalco, basso elettrico e contrabasso e Marco Rovinelli batteria. A chiudere la prima edizione di ” Sipario di note”, mercoledì 30 marzo, il quartetto Accord’Ance. Il nome del gruppo rappresenta la fusione di due parole: “Accordion” che è il nome in inglese della fisarmonica e, nella seconda parte, “Ance” in omaggio al principio su cui si fonda l’emissione del suono: l’ancia libera. Il repertorio proposto, compiendo una sorta di viaggio musicale in senso geografico e storico, comprende molteplici generi ed autori.

Biglietti: intero 16,00 euro, ridotto 14 euro
Teatro Arcobaleno, via F. Redi 1/A www.teatroarcobaleno.it
Info e prenotazioni: 06 44248154 / 06 4402719