John Kay degli Steppenwolf, è a Los Angeles a un concerto di Hoyt Axtorn, cantautore dell’Oklahoma… e lì ascolta un brano che poi suonerà con la sua band e che entrerà a far parte anche della colonna sonora di “Easy Rider”
Estate del 1964
John Kay è un giovane folksinger canadese che si è trasferito a Los Angeles per cercare fortuna. Frequenta i club più esclusivi della città degli angeli come l’Ash Grove o il Troubador. E proprio in quest’ultimo locale, una sera assiste al concerto di Hoyt Axton, cantautore dell’Oklahoma dallo spirito libero e ribelle. Tra le sue canzoni spesso autobiografiche, ce n’è una che colpisce in modo particolare John Kay: si chiama The Pusher e, oltre a parlare in modo esplicito di droga, punta il dito sugli spacciatori. Li definisce “mostri” e addirittura, li maledice come recita il ritornello nel quale più volte si ripete la frase “God damn the pusher man”…
Tornato in Canada, Kay inizia a suonare sempre più spesso quel brano fino a farlo diventare, in una versione molto bluesy, il cavallo di battaglia della sua nuova band, gli Steppenwolf. La canzone affascina Peter Fonda e Dennis Hopper che stanno progettando il loro road movie Easy Rider: è perfetta per commentare la scena in cui i due protagonisti del film vendono una partita di cocaina a uno spacciatore in cambio dei soldi che serviranno a finanziare il loro viaggio in moto attraverso l’America… il “pusher” nel film è interpretato da un loro amico: il leggendario produttore Phil Spector… l’unico che conoscevano che avesse una Rolls Royce, giustamente immortalata in quella famosa scena.