E’ il direttore artistico del Rome Chamber Music Festival. Era a Firenze per la conferenza stampa di lancio di questa manifestazione, perché una data è in programma al Salone dei Cinquecento dentro Palazzo Vecchio. Nella splendida sala di Palazzo Gondi (un gioiello di dimora che andrebbe ulteriormente valorizzata da parte della città di Firenze), ho la possibilità di incontrarlo e di riflettere su alcuni aspetti della sua carriera, lanciandoci in riflessioni sul futuro della musica, partendo ovviamente da quella classica.
Robert, ma non è emozionante suonare un Guarnieri del Gesù? Certo ed è del 1735; è emozionante per me, ma anche per chi ascolta .. La tua è una famiglia di musicisti … Mamma Susan e mia sorella Margerie sono pianiste assai brave .. Vieni da Macon, città della Georgia assai ricca di buona musica … Ma come fai a conoscerla? Nella tua città ci sono nati Otis Redding e Little Richard. E poi è vicina a Athens da dove vengono i R.E.M. .. Ma lo sai che conosco Mike Mills (il loro bassista) sin dalle Scuole Elementari e 5 anni fa siamo stati assieme in tour! A proposito di tour, ricordo il tuo nome tra i musicisti dei concerti di Chuck Leavell e Greg Allman… It’s true! Grandi concerti assieme, la voglia di emozionarsi ogni sera e poi devi considerare anche il mio lavoro con Philip Glass. Ce l’hai quel disco del 1999 con lui e John Adams? Te lo donerò…
Hai appena concluso una bella conferenza stampa sul Rome Chamber Music Festival ed ho capito che è un progetto a cui tieni molto.. E’ vero! Quando ho cominciato ad insegnare nel 2009, ho creato questo progetto ed era una scuola concepita come un conservatorio. Ma i tempi sono cambiati e da noi si respira l’aria universitaria ed abbiamo anche cambiato anche il curriculum vitae da compilare… Come mai una decisione di questo tipo? Perché non basta ora saper suonare bene, ma bisogna avere delle basi di marketing ed i nuovi musicisti devono imparare il modo di diventare imprenditori. Non tutti infatti avranno la fortuna di trovare lavoro in qualche grande orchestra! E’ vero e quindi la loro passione, la loro abilità ed i loro sogni devono scontrarsi con la dura realtà. Per questo devono sapere di marketing, come si muove il mondo del commercio e capire anche di matematica. All’inizio della loro carriera devono sapersi muovere anche se devono chiedere dei soldi a qualcuno per finanziare un loro progetto, magari un disco o un tour. Sono pochi i mecenati puri nel Terzo Millennio. Ora capisco meglio quello che hai detto in conferenza stampa… Hai sentito le mie parole? Io ho insistito sul fatto che sento di avere una grande responsabilità verso i miei allievi. Sento forte il dovere di dare un esempio, perché ora non sono solo un musicista, ma anche un imprenditore! Abbiamo studenti da tutto il mondo, ma solo 10 poi vengono a Roma a perfezionarsi.