Il direttore artistico è il violinista Robert McDuffie. Oggi la conferenza stampa a Palazzo Gondi a Firenze, perché (oltre all’Auditorium della Conciliazione a Roma) in calendario anche uno show il 22 Novembre nel prestigioso Salone dei Cinquecento, dentro Palazzo Vecchio.
A questa 18esima edizione parteciperanno 40 musicisti (provenienti da 3 continenti), dando così ulteriormente una dimensione internazionale che stamani ha avuto momenti di grande pathos, complice l’esibizione di un istrionico Robert McDuffie. L’artista americano (accompagnato da 4 giovani allievi e suonando il suo prezioso Guarnieri del Gesù) prima e dopo la conferenza stampa ha proposto tre movimenti da L’Estate de Le Quattro Stagioni, capolavoro di Antonio Vivaldi: ma l’emozione che abbiamo vissuto oggi è stata enfatizzata dal luogo che ci accoglieva ossia il Palazzo Gondi, posto proprio di fronte a Palazzo Vecchio. La padrona di casa (la Marchesa Vittoria Gondi Citernesi) ci ha anche raccontato come il palazzo fu edificato da Giuliano da Sangallo nel 1490 e che la sua storia si sia anche incrociata con la vita di Leonardo da Vinci.
Alla conferenza stampa hanno partecipato tutti coloro che hanno contribuito (a vario titolo) alla creazione del Rome Chamber Music Festival 2021: da un soddisfatto Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura del Comune di Firenze) alla signora Ragini Gupta (Console Generale degli Stati Uniti d’America), da Maurizio Mancianti (presidente dell’associazione Toscana / USA) a Diletta Giorgiolo Spinola e Laura Benaglia di Sotheby’s International Realty (con sede tra l’altro dentro Palazzo Gondi) per arrivare a Jacopa Stinchelli (direttore generale della fondazione Rome Chamber Music Festival). Ma il deus ex machina dell’incontro è stato senza dubbio Robert McDuffie, padrone ormai di un ottimo italiano.. congiuntivi compresi come ha detto lui! Ha anche dichiarato di avere voglia di suonare con il nostro sindaco Dario Nardella, visto la comune passione per il violino: dopo aver raccontato del suo viaggio di nozze di 35 anni fa (passato proprio da Firenze), ha esternato tutta la sua soddisfazione per gli oltre 200 giovani musicisti che hanno avuto nel Rome Chamber Music Festival la loro scuola di formazione, ma non solo musicale ma anche umana, professionale e financo di marketing. Infatti ha insistito su un concetto che mi è molto caro (e che insegno nei miei incontri con le nuove generazioni di operatori dello showbiz): mi riferisco al fatto che il mecenatismo è importante, i concorsi sono basilari, ma ogni musicista deve capire che siamo nel terzo millennio e che bisogna curare p.r., marketing e promozione della propria arte.