Il documentario su Gabriel Omar Batistuta e la colonna sonora del film Anja – Real Love Girl, sono state le due produzioni che nel 2019/2020 l’hanno vista protagonista. Ma il prossimo 7 Ottobre esce il film Bentornato Papà e le musiche sono ancora di Silvia Nair. Giusto pertanto prepararsi al suo modo di comporre, andando a recuperare il suo più recente disco: le critiche a Luci e ombre sono tutte positive, concentrate sulla dimensione internazionale di Silvia Nair, dato il suo animo da sognatrice, sensibile e raffinata. Luci e ombre è il suo terzo album, dopo Sunrise (del 2004) ed Ithaca, pubblicato nel 2011: rispetto ai precedenti è sicuramente più riflessivo e meglio concepito: tra i tre dischi poi passano così tanti anni che è difficile legarli. Nei periodi intermedi Silvia Viscardini (in arte Nair) ha prodotto tanto, lasciando correre la sua vena creativa, incontrando artisti e produttori, compositori e registi: di varia professionalità ed originalità, con ognuno di loro ha costruito un pezzo della sua attuale bellezza lirica. Pensate solo che dalla natia Rovigo approda in Belgio, dove la major Epic / Sony la fa lavorare con Chris van Tongelen ed è un bel salto per una giovane artista: tutta la sua vita è fatta di questi passaggi, tra momenti artistici anche assai diversi tra loro. Per questo (ed altri motivi) riesce difficile creare ponti e ganci con i precedenti due dischi e quindi Luci e ombre va considerata come produzione artistica del tutto autonoma. La voce di Silvia Nair è di quelle che percepisci anche se sono ancora trattenute in uno scrigno e tutti ti dicono che è una perla preziosa: e lo è per davvero, con alcuni momenti che andrebbe inserita nel tesoro di qualche casa regnante. Va citata Mi troverai sempre qui (duetto con il tenore Vittorio Grigolo e David Garrett come violinista), ma il brano che preferisco è senza dubbio L’ombra sul cammino, forse perché mi ricorda la prima volta che l’ho vista in concerto nel 2002 per il tour de Il violino e la selce, grazie alla volontà di Franco Battiato. Un veloce scambio di battute in backstage che ricordo con piacere..
Ora di questo brano esce il videoclip: girato alla Reggia di Caserta da Stefano Poletti, racconta l’incontro con un personaggio misterioso, che si rivelerà il suo alter ego .. forse il suo lato meno conosciuto e pertanto oscuro! Imperdibile (se volete emozionarvi) è la conclusiva Il respiro del mondo, brano che trovate come bonus track se avete scelto l’edizione in cd di Luci e ombre: ve lo consiglio, anche perché il semplice package è ricco di belle foto e questo fa bene anche a diversi dei nostri sensi. Questo brano è stato definito una meravigliosa preghiera: nata dalla collaborazione con Marco Frisina, è sicuramente una composizione che rivela l’animo più intimo di questa brava artista.
Tracklist di questo disco: Tra follia e lucidità, Sono qui, L’ombra sul cammino, Ti rivedrò, Mi ritroverai sempre qui, L’isola che vorrei, Ho visto un sogno, Il respiro del mondo.
In questo disco hanno suonato: Silvia Nair: voce, pianoforte, arrangiamenti – Frank Van Der Heijden: tastiere, programmazione, chitarre, basso, arrangiamenti, direzione – Michael La Grouw: tastiere, programmazione, arrangiamenti – Marcus Olgers: pianoforte – Rogier Van Wegberg: basso – Ton Dijkman: batteria – Lean Robbermont: batteria – Vittorio Grigolo: voce (5) – David Garrett: violino (5) – Marco Frisina: arrangiamenti, direzione (8) – Metropolis Strings Ensamble: archi – Ricciotti Ensemble: archi – Orchestra Sinfonica Supernova di Roma: orchestra (8)