Ci guideranno il 18 Settembre in un suggestivo rito sonoro notturno fra Oriente e Occidente. Sostiene il nostro diretur Giancarlo Passarella .. Vi abbiamo parlato degli Enten Hitti, sia per la loro presenza a Marzabotto lo scorso 25 Aprile, ma anche per le loro iniziative nell’anniversario della morte di Vladimir Majakovskij .. Ora è il momento di armarsi di materassino, sacco a pelo o coperta e anche cuscino per poter entrare a pieno nel rito notturno del festival, previsto a Milano (al Parco Nord, Cascina Centro Parco) dalle ore 22:00 del 18 Settembre alle ore 8:00 del 19 Settembre; prenotazione obbligatoria dal sito del festival.
Sainkho Namtchylak è tra le esponenti di punta di un canto che sa essere profondamente spirituale e sciamanico. In questa occasione, più unica che rara, avrà il piacere di ospitare i partecipanti in una jurta appositamente costruita per l’occasione dove racconterà della sua terra di origine (un villaggio della repubblica ex sovietica di Tuva, nella Siberia meridionale, vicino al confine con la Mongolia) e canterà alcuni brani in versione completamente acustica.
Un concerto di una notte intera con decine di strumenti fra arpe, cetre, sitar, liuti, violino, oboe e tutti gli altri strumenti del sogno come campane di cristallo, gong, voci… suoni dall’Oriente come dall’Occidente, in un’alternanza di momenti di sonno/sogno e momenti di veglia ed ascolto consapevole. Suoni, silenzi, incontri per risvegliare memorie e sensazioni antiche. Insieme. Una notte di “social dreaming” in un periodo in cui stare insieme per sognare insieme è ancora piu importante e necessario per “essere comunità”. Al mattino, per chi vuole, si potranno condividere il pane e i sogni. Si esibiranno: Sainkho Namtchylak: canti tribali; Pierangelo Pandiscia: tamburi sciamanici, campane di cristallo, steel drum, strumenti etnici e rituali; Gino Ape: oboe, percussioni, live electronics; Gianpaolo Verga: violino; Afra Crudo: canti tribali; Jos Olivini: cetra, sitar, dilruba, gong, campane tubolari.