La musica può essere anche ricerca. È un vero e proprio album “Bish Bosch” di Scott Walker o anche “Let Them Eat Chaos” di Kate Tempest. In questo panoramo di sperimentatori, in una maniera o in un’altra, si pone “Incidenti-lo schianto” il nuovo album di Nichelodeon / Insonar & Relatives. Dietro questa sigla si nascondono Claudio Milano e altri 44 musicisti. Claudio Milano è un ricercatore vocale, compositore e musicoterapista che in passato ha collaborato con grandi musicisti come Elliott Sharp, Paul Roland, Trey Gunn, Pat Mastelotto, Arrington De Dionyso, Paolo Tofani, Ares Tavolazzi, Walter Calloni, Ivan Cattaneo, Tony Pagliuca, Nik Turner, Ralph Carney, Dana Colley, Dieter Moebius e tantissimi altri. Il disco è lungo: 77 minuti per 17 tracce. E’ un album di avanguardia, nel quale, oltre un focus ben preciso sull’uso della voce, c’è tanta roba, forse troppa tanto da non dare un continuum sonoro (ovviamente in maniera consapevole) all’opera. Dal jazz, a tappeti elettronici, a inquinamenti vocali da sperimentare. L’album sicuramente non scalerà le classifiche per la sua natura. È un esperimento e come tale va visto ma va evidenziato che c’è ancora chi cerca di andare oltre la versione pop (in senso generale) della musica.
La tracklist
- Non esistono
- How hard tune!
- Variation On The Jargon King
- Il barbiere degli occhi
- Con dedica
- Senza Ritorno
- La scatola
- L’ultima sigaretta (Fantasmi ad Argun)
- Idiota – Autoritratto (Tadzio’s Death)
- Ho gettato mio figlio da una rupe perché non somigliava a Fabrizio Corona
- PT 2 – Cento vite
- PT 2 – Il coro dei critici all’ultima sponda del commiato
- Sabbia scura
- Del mondo gli occhi (New Moses)
- Nyama (gettarsi oltre)
- La montagna e il trono
- Out Let – Viae di (s) PHjga