Onore alla storia di Davide Riccio e complimenti all’etichetta ferrarese per aver pensato a questa che ha l’aria di essere una opera omnia! Per farvi crescere la voglia di possedere questo doppio album, basterà focalizzarsi su chi si cela dietro il nickname di Dear ossia Davide Riccio, musicista, poeta e scrittore torinese, attivo sulla scena italiana dagli anni ’80 con diverse formazioni, oltre ad essere una delle voci più apprezzate della critica musicale. Non è affatto enfatico (usando le testuali parole di Govind Khurana, boss della NML New Model Label) parlare di un lavoro monumentale, perché .. il contenuto di questi due dischi pare quasi un compendio del sapere umano, conservato in una capsula, per le generazioni future ..
Quello che impressiona in questo doppio album è un coraggio compositivo fuori dagli stilemi o fenomeni di moda, unito ad una semplificazione del messaggio lirico. Un esempio lampante è One of Paris: testo arabo su un tappetto sonoro senza tempo. Nasce dalla strage del Bataclàn, dopo Charlie Hebdo e la strage di Nizza, ma si fa apprezzare (e financo canticchiare) per la sua semplicità comunicativa. In questa operazione, in aiuto a Davide Riccio è venuta la sua passione per artisti come David Bowie e David Sylvian, maestri nel coniugare spinte artistiche con ricerche compositive, non dimenticando che poi il tutto doveva diventare una canzone, spesso costretta (per esigenze radiofoniche) nei massimo 3 minuti di durata. Impressionante è la potenza di un brano come Uchronia che guarda ai viaggi stellari del futuro e ci porta in dote ogni aspetto del nostro personale mondo perduto, effettuando così una sorta di catarsi introspettiva. A quel punto ti senti pronto a riveder (per l’ennesima volta) un film cult come 2001 Odissea Nello Spazio, ma il tuo lettore cd ha pronto per te Lebensunwertes Leben, un brano che non sfigurerebbe nella produzione di Philip Glass: questo brano orchestrale ti spiazza, sino a quando non scopri che è stato composto come colonna sonora per un documentario di Davide Riccio sulla Aktion T4. Quello che può apparire un vivere sulle montagne russe, è il pregio di questa produzione della NML New Model Label: i 17 brani di New roaring twenties ed i 19 di Human decision required sono l’invito a non abbassare la guardia ed a non dar nulla di scontato: per entrare in sintonia con Dear (e per riuscire a capire la varietà delle suggestioni letterarie e culturali che animano la mente di Davide Riccio), dovete armarvi di quei ricordi giovanili scaturiti dalle prime letture di Paul Verlaine e financo di Luci mute ingioiellano la notte, poesia di Cesare Pavese che è evocativa della solitudine, nella sua forma più intima e disperata.
Tra i tanti collaboratori di questo doppio disco, mi piace citare Max Arrigo nel brano Autopsy e la bella copertina, opera di Leonardo Di Lella e Simonetta Matzuzi.