Cantautore pescarese con all’attivo tre album. Nel 2008 esordio con Il fantasma del buio, a cui fa seguito Monadi sette anni dopo: dal 25 Giugno scorso ecco Il viaggio di Chinook. Nel comunicato stampa diffuso dall’iperattiva Music Force, si legge una verità sacrosanta .. Fortemente ispirato dalla musica e dai testi di Fabrizio De André e dalle canzoni di Francesco De Gregori, Leonard Cohen e Bob Dylan .. Un atto questo di sincerità che ci rende subito simpatico Amedeo Giuliani, scevro da tutte le impostazioni presuntuose che di solito ammorbano le carriere di molti artisti. Giuliani confessa subito il suo tributo culturale e le sue fonti d’ispirazione. Punta sull’iniziale Gabbia di vetro per farsi ulteriormente conoscere, producendo un videoclip curato da Marco D’Andragora: nulla da togliere sul risultato finale, ma sarei stato più coraggioso in fase di storyboard, evitando alcuni immagini un po’ troppo da cartolina e che sanno di già visto. La canzone è interessante ed ha la sua forza in una frase lapidaria come .. Hai galleggiato nel vino per ore… e nel descrivere questi treni e queste stazioni che sono quello che ti aspetti da un personaggio come quello protagonista della storia cantata. Premesso che è ancora più autobiografica una canzone come Artista di strada e che trovo emozionante il testo di Figlio di un’idea, penso che Il viaggio di Chinook sia un disco genuino che però poteva essere concepito (e promosso) con maggiore grinta, enfatizzando che stiamo parlando di un buon compositore che si ritrova a fare il cantautore in questo brutto momento storico e che vive il suo arco temporale dentro una conclamata crisi della discografia italiana, dove è arduo scrivere che per lui sono più di 11 anni di carriera da compositore di musica inedita. Ma se non ci fosse stata Music Force a credere / investire su di lui, ora dove troveremo Amedeo Giuliani? A fare il pianobar o le cover dei suoi artisti preferiti? A tal proposito, ai nomi citati prima, aggiungerei anche un Jackson Browne (per la costruzione delle canzoni) ed un Mark Knopfler per l’uso della chitarra elettrica. Se Amedeo Giuliani ha la bontà di seguire ancora i consigli di questo vecchio scrittore, infine gli suggerisco di trovare la voglia di sbaragliare le carte da un suo storico conterraneo: mi riferisco ad Ivan Graziani ..
Tracklist di Il viaggio di Chinook: Gabbia di vetro, Il casellante, Figlio di un’idea, Neve, Luna cubana, Artista di strada, Mela acerba, Codice a barre, Non aver paura, Vorrei vedere il mare