Il teatro come lo intendeva Gigi Proietti. Il ricordo di quando erano i Litfiba il suo gruppo preferito. L’impegno della Federazione Italiana Teatro Amatori durante tutto l’anno e poi il Premio Ausonia in programma la settimana prossima. Questi gli elementi su cui ho basato questa intervista ..
– Bentrovato ad Antonio Maria D’Amico: che tipo di edizione del Premio Ausonia ti aspetti? Dopo l’edizione del 2020 che è stata quella della resilienza, visto che ci siamo trovati ad affrontare in maniera inaspettata la pandemia. Quest’anno è ovviamente l’edizione della ripartenza, però è anche molto di più: quella del 2021 (la settima edizion) è quella della maturità. Siamo partiti piccoli ma con la voglia di crescere e guardare lontano; oggi siamo una realtà nazionale, una realtà che ha sempre avuto l’obiettivo di portare (e sostenere) la diffusione del teatro e delle arti dello spettacolo italiano, con patrocini che vanno dalla Presidenza del Consiglio Italiano, il Ministero della Cultura e altri. Un teatro del palcoscenico, delle assi di legno e non delle cattedre. Il teatro come lo intendeva il maestro Gigi Proietti, a cui abbiamo dedicato questa edizione. Proprio nella homepage del nostro sito campeggia una sua citazione: il teatro, un posto dove tutto è finto, ma niente è falso.
– Ho letto che ci sarà Enzo Garinei alla presidenza del Comitato tecnico-scientifico: chi sono gli altri che lo aiutano nelle scelte? Enzo Garinei, anche lui un maestro, ha sposato sin da subito la mission del Premio Ausonia. Anche lui ama il teatro come lo amo io .. il teatro dell’umiltà e non delle paillettes .. una sua frase che io amo molto. Oggi è il presidente del CTS – Comitato Tecnico Scientifico del Premio. Accanto a lui c’è Savino Zaba, il Coordinatore Artistico, e ci sono io che sono il fondatore ed il patron del premio stesso. Con noi anche Pina Amarelli che è la presidentessa dello CSASI – Centro Studi delle Arti dello Spettacolo Italiano, che è insieme alla FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori, quelli che hanno contribuito alla nascita del premio.
– Tra i finalisti mi sembra ci sia un giusto equilibrio tra nomi storici e giovani rampanti. Abbiamo un giovane emergente che ha un cognome molto importante per il teatro, ma che viene da un talent e che ha vinto Sanremo 2020, sto parlando di Leo Gassmann. Per noi è stato un onore premiare un ragazzo che non è solamente una promessa e che sta avendo successo oltre al suo cognome. Rappresenta proprio lo spirito del nostro Premio che è nato piccolo ma cresce sempre. Poi abbiamo Sandra Milo che quest’anno ha vinto il David di Donatello alla Carriera ed ora il Premio Ausonia alla Carriera. Sandra Milo è una donna che nella sua carriera è passata da Federico Fellini alla commedia all’italiana, dal cinema italiano più famoso nel mondo alla televisione che entrava nelle case degli italiani. Anche lei rappresenta molto bene il Premio Ausonia.
– Riesce l’uomo Antonio Maria D’Amico a ritagliarsi un po’ di tempo libero? Nei momenti di relax, cosa ti aiuta? Ma io non sono un promoter, sono un uomo di cultura che vista la sua enorme passione che viene da quando ho fatto studi classici a scuola cerca di farne la sua attività di business, con l’idea di creare sviluppo per la sua terra. Nei momenti di relax è sempre la cultura che mi aiuta, nelle sue tantissime e bellissime forme.
– Quali sono stati gli artisti che hai amato da giovane? Quali invece i cantanti che ora ti convincono di più? Io sono cresciuto con la tv dei famosi “grandi professionisti” come Pippo Baudo e Raffaella Carrà: sono stati un grande esempio di professionalità e passione. Musicalmente da giovane ero un fan dei Litfiba: ricordo quando andai ad un loro concerto da ragazzo accompagnato da mio fratello. Oggi fra i miei preferiti nella musica italiana ci sono Laura Pausini e Marco Mengoni.
– Ricordiamo che oltre al Premio Ausonia, la tua attività è dedicata a dare maggiore visibilità ed attività al teatro amatoriale.. La FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori punta alla diffusione di tutte le arti del palcoscenico e dello spettacolo. Il teatro è la culla della cultura e senza cultura un popolo muore. Questa è la mission mia come uomo, del Premio Ausonia e di tutto il gruppo che lavora con me e, naturalmente della FITA.
Un pool di collaboratori di alto livello per Antonio Maria D’Amico: l’ho intervistato sull’imminente Premio Ausonia…
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