Giovedì 12 agosto, a partire dalle ore 20.30, la trasmissione Techetechetè di Rai 1 dedicherà una puntata ai Nomadi dal titolo “Noi ci saremo”. Un gradito omaggio quello della nota trasmissione di Rai 1, che ricade in occasione del 75° compleanno di Beppe Carletti, fondatore del gruppo e che con il cantante Augusto Daolio (scomparso nel 1992) ha dato vita a una storia musicale che dura ancora oggi, tanto da rendere i Nomadi la band più longeva della musica italiana (seconda al mondo solo ai Rolling Stones) e con oltre 15 milioni di album venduti.
I Nomadi, che sono attualmente in tour, sono stato fondati nel 1963 a Novellara (Reggio Emilia). Il debutto discografico risale al 1965 con il 45 giri “Donna la prima donna”. Nel 1966 il primo grande successo con “Come potete giudicar”, versione italiana di “The Revolution Kind” di Sonny Bono, seguito a ruota da “Noi non ci saremo”. L’incontro con un giovane Francesco Guccini sarà fondamentale per la definitiva affermazione del gruppo e la scoperta del talento del cantautore emiliano. “Dio è morto” è il brano manifesto che conquista il pubblico ma divide la stampa. La canzone, inclusa nel primo album “Per quando noi non ci saremo”, venne censurata dai vertici della Rai, mentre Radio Vaticana fu di tutt’altro parere e, intuendone il vero significato, la promosse. I Nomadi vennero ricevuta in udienza anche dal Papa Paolo VI, cui regalarono il disco (nel corso degli anni il brano è diventato un inno del mondo cattolico, tanto che anche Papa Wojtyla ebbe modo di apprezzarlo in occasione di un raduno dell’Azione Cattolica nel 1982).
La trasmissione, realizzata dall’autore Massimiliano Canè (che ha firmato alcune delle puntate di maggior successo del programma, tra cui quelle dedicate a Milva e quella recente su Gianni Nazzaro), ripercorre la storia dei Nomadi dalle origini fino ai primi anni ’90. Un’occasione per celebrare dei veri “Numeri Uno” (come si intitola una delle sezioni di “Techetechetè”), che nel 2023 celebrerà i 60 anni di carriera (da ricordare che nel 2013, in occasione del 50° anniversario a Cesenatico, i Nomadi ricevettero sul palco la visita dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, da sempre fans del gruppo). Nel corso della puntata si ascolteranno alcuni dei brani più famosi come “Io vagabondo”, “Un pugno di sabbia” e ovviamente “Dio è morto”.