L’ho già intervistata per il docufilm Free2Fly. In quella occasione io, lei ed il dottor Paolo Scarsella non avevamo solo chiaccherato su come si possano abbattere le barriere architettoniche in un borgo come Reggello, ma abbiamo gareggiato con ragazzi diversamente abili. Tutti in carrozzina, ma noi tre siamo stati facilmente battutti; non sapevamo infatti se quel marciapiede aveva un giusto gradino o se la pendenza necessitava di una nostra maggiore spinta con le mani sulle ruote. E’ stato un bagno di umiltà che ci ha fatto bene e che mi ha permesso di conoscere una tosta come Adele Bartolini. Ora me la ritrovo all’inizio di un percorso democratico che è stato attivato per la nomina del prossimo Sindaco di Reggello. Mentre la intervisto, mi tocca con piacere ascoltarmi gli eterni Queen o dialogare sulle strade senza nome cantate da Bono Vox. Ogni tanto fa capolino sua figlia che le chiede se sono io che porterò i Guns N’ Roses a Reggello, assieme ai Maneskin…
Adele… fermati … devo farti delle domande. Ma come mai sei così di corsa? Sono di corsa? Davvero? Non me ne ero accorta! Questo è il ritmo quotidiano della mia vita! A parte gli scherzi in questo periodo sto correndo ancor di più perché partecipo alle Primarie di Reggello per poter diventare la prima donna candidata a Sindaca della nostra coalizione!
Cara la mia assessora… quindi è il momento di rimettersi in gioco? Direi proprio di si! Da 9 anni mi sono messa a disposizione del nostro Comune, sono stata Consigliera e Vice Sindaca nella scorsa amministrazione ed ora sono Assessora all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro, alle Politiche Sociali, Sanitarie e per la Famiglia, alla Politiche Abitative, all’Integrazione ed alla Cultura. Lo faccio perché ho semplicemente colto quelli che sono stati gli incoraggiamenti e gli attestati di stima che ho ricevuto dalla gente in questi anni. Lo faccio per tutte e tutti loro, perché anche io sono una cittadina di questo Comune, che sa quali sono i problemi quotidiani di ognuno di noi, le difficoltà di portare avanti il lavoro, soprattutto se si è pendolari come me, una famiglia e le attività per la comunità. Vorrei portare una visione nuova, quella che una donna può dare, che sappia guardare avanti, che sappia pensare in grande ma con pragmatismo.
Mi racconti qualcosa della tua sfera privata? Come ti descriveresti, fuori dal lavoro? “Tu sei fuori di testa… ma diversa da loro!” cit. Si dai … un pò pazzerella, ma come tutte e tutti noi del resto. Un pò di sana follia non guasta mai, aiuta ad avere buone idee ed a saper dare il giusto peso alle cose. Amo molto, moltissimo la musica, il cinema, il teatro, l’arte… ma anche lo sport, i viaggi avventurosi, passare il tempo con le amiche e gli amici, anche se purtroppo per tutte queste cose ho davvero pochissimo tempo! Comunque, anche se il tempo per queste cose è davvero poco, amo visitare i musei e le città d’arte ma anche leggere un bel libro in riva al mare, tutto questo me lo concedo quando vado in vacanza. Insomma diciamo che mi piace assaporare ogni cosa renda questa vita degna di essere vissuta. L’unica cosa per la quale trovo sempre tempo è per ballare come una matta con la mia bambina: quello lo facciamo ogni sera prima di cena! Altra cosa immancabile è farla addormentare abbracciata a me o abbracciarla quando torno a casa tardi e lei già dorme…. a queste due cose non potrei mai rinunciare!
Parliamo degli artisti che hai amato da giovane e dei cantanti che invece ora ti convincono di più … Per quanto riguarda la musica ho sempre amato il rock ed il pop/rock. Alle elementari adoravo i Duran Duran e gli Europe, facevo pattinaggio artistico e mi accompagnavano negli allenamenti. Alle medie ho avuto la fase only Queen, grazie al mio amico Andrea, super fan che ci trascinò tutti con se! Alle superiori andai in fissa con i Guns N’Roses, condividevo questa grande passione con la mia compagna di banco Eva, li ascoltavo in continuazione, pensa che ancora rimprovero a mia madre di non avermi lasciata andare al famoso concerto di Reggio Emilia; certo c’è da dire che ero minorenne ed all’epoca i genitori non ci accompagnavano ai concerti! All’Università ascoltavo molto gli U2 (sono riuscita a vedere il concerto di San Siro!) ma anche tanti altri tipi di musica, dalla classica alla progressive music…. te l’ho detto che sono mezza matta! Anche adesso ascolto più o meno di tutto ed amo andare all’opera come ad un concerto raggae.
Corre voce che tua figlia sia la scusa per cantare a squarciagola ogni mattina in auto…. Certamente! E’ il nostro rito! Quando la vado a portare o a prenderla a scuola mettiamo su un bel CD, possibilmente rock e cantiamo, cantiamo, cantiamo!!! A dire il vero ogni tanto vuole cantare solo lei… sarà che io sono davvero stonata mentre lei è intonatissima! Anche lei ama tanto la musica ed è abituata a venire con me ovunque, sia ai concerti che a teatro che alle mostre. Sono molto felice che possa crescere apprezzando la bellezza che il nostro territorio può offrire.
Ma è vero che sono stati i Maneskin il suo primo concerto? Si! E’ stato il suo primo concerto rock, ancora non aveva compiuto 3 anni, era marzo del 2019! Fino a quel momento aveva assistito solo a concerti di musica classica o pop che organizziamo a Reggello durante le iniziative culturali, soprattutto in estate. E’ stato bellissimo, lei all’epoca li chiamava ancora i “Marlena” perché si era innamorata di quella canzone e non si ricordava bene il nome del gruppo! E’ anche stato il primo CD che le ho regalato, adesso li ha tutti e due perché appena è uscito il secondo siamo corse ad acquistarlo. Praticamente è in trepidante attesa che si possa tornare ad assistere ad un concerto perché non se li vuole assolutamente perdere…. tutte le volte che ascoltiamo il CD in macchina mi dice: “Mamma quando finisce questo maledetto virus? Io voglio andare a vedere i Maneskin!”
Proprio pensando a lei, immagina un mondo… ma anche una Reggello diversa… Mi immagino un mondo dove possa avere l’opportunità di realizzarsi sia nella vita privata che nel lavoro! Voglio che possa vivere in un territorio che le possa permettere di essere ciò che più vuole, di essere felice, di essere se stessa sempre. Voglio che possa vivere in un mondo e, di conseguenza, anche in un Comune dove i ragazzi e le ragazze abbiano a disposizione spazi da poter utilizzare e custodire, scuole belle dove studiare, attività extrascolastiche da poter svolgere, dove ci si possa muovere in modo sostenibile, dove possano arricchirsi culturalmente. Voglio che si possa vivere in un mondo dove le ragazze ed i ragazzi abbiano esattamente le stesse opportunità, dove nessuno la possa giudicare attraverso degli stereotipi! Noi dobbiamo combattere per loro, dobbiamo lavorare affinché possano avere un mondo sempre più all’altezza delle loro aspettative. Voglio dare spazio ai giovani ma non solo a parole, io mi sento dire che bisogna dare spazio ai giovani da almeno 15 anni dalle stesse persone che però vogliono sempre stare un passo avanti a tutte e tutti. Io voglio un mondo e quindi anche un territorio dove lei e tutti i ragazzi e le ragazze non debbano chiedere il permesso per rincorrere i propri sogni!
Adele Bartolini nella sua Reggello è fuori di testa… ma diversa da loro!
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