Evoluzione grunge
Ad inizio millennio, mentre il grunge spegneva gli ultimi barlumi di fama, i pugliesi Glimpse ne raccoglievano l’eredità, cercando di restituire scintille di energia, ad un suono che tanto ha dato al rock.
Nel 2004 cambiano il nome in Ninfea, con la convinzione che la musica che ha forgiato la loro giovinezza, tanto ancora abbia da dire al rock.
Inizia così un percorso ricco di soddisfazioni, che porta in dote, ad oggi, tre album e numerosi concerti, anche in compagnia di artisti di Lacuna Coil, Marlene Kuntz, Zen Circus, Ermal Meta e Pino Scotto.
Ed è proprio il Pino nazionale che apre questo terzo lavoro, introducendo alla sua maniera il brano “Rocket Evolution”, sorta di dichiarazione d’intenti del trio. Un riff aperto che rimbalza sulla ritmica, con la voce del chitarrista Alessio Ligorio che si impone. “Generation X”, un rock cadenzato di scuola Stone Temple Pilots, conferma sin dal titolo, i Ninfea come credibili discepoli di un rock, tra Nirvana e Soundgarden, che mai come adesso sembra tornato d’attualità.
“Sono virtuale” è forse la carta di identità della band, che dichiara guerra all’abuso della tecnologia nelle vostre vite private, con un proto metal che si apre con un “Benvenuti nell’era degli zombi, ipnotizzati da questa nuova realtà…”.
Se i riferimenti dei Ninfea sono evidenti, dobbiamo riconoscere che il tentativo di offrire una propria chiave di lettura, trova conferme negli arpeggi di “Alieni nel tempo”, con un contrappunto di tastiere che arrotonda gradite spigolosità che riappaiono in “Ominide” e “Psicosi moderne”. La ballata “Leda” suona un po’ fragile, ma il riscatto arriva con la conclusiva “Virus Blues”, un languido avanzare di accordi cadenzati e fangosi, con un cantato acido.
I Ninfea non regalano virtuosismi in vetrina, ma il loro rock compatto e d’impatto, è una garanzia, su cui la produzione di Max Zanotti, aggiunge la pennellata finale.
Il grunge dei Ninfea in “Ri-Evoluzione”, spreme energia e convinzione. Sono certo che non deluderà chi ama questo genere.
Ninfea:
Alessio Ligorio (chitarra/voce)
Francesco Lanzo (batteria)
Alessandro Martina (basso)