Una folla commossa ha salutato per l’ultima volta a Milo, il piccolo comune sulle falde dell’Etna, il cantautore Franco Battiato. Questa mattina, nel comune in provincia di Catania, si sono svolti i funerali in forma privata, rispettando così le volontà del cantautore, scomparso martedì 18 maggio all’età di 76 anni dopo una lunga malattia.
Il rito funebre è stato officiato da padre Orazio Barbarino con don Giudalberto Bormolini. Per volere dei familiari, l’ultimo saluto al cantautore siciliano si è svolto con pochi intimi, all’interno della cappella privata di Villa Grazia, in contrada Praino, la sua residenza. Fuori dalla villa, in perfetto stile siciliano, tante troupe televisive, fan, vicini di casa e conoscenti che hanno stazionato in modo silenzioso e discreto. Diversi gli artisti che hanno dato l’ultimo saluto a Franco Battiato, tra questi Carmen Consoli, Alice, Luca Madonia, Giovanni Caccamo, Roberto Cacciapaglia e Juri Camisasca. “Hanno partecipato anche alcuni monaci buddisti come amici. Franco era un cattolico. Era tutto, era anche cristiano”, ha spiegato padre Orazio Barbarino, prete di una chiesa di Linguaglossa, che ha preso parte alla veglia di preghiera per dare l’ultimo saluto a Battiato, “Ci sono stati diversi interventi e testimonianze di suoi amici e colleghi artisti. Come presbiteri abbiamo espresso il messaggio di Franco, ovvero che lui non è morto: la morte è un passaggio. Franco è passato da una stanza ad un’altra. E’ presente in mezzo a noi. Abbiamo anche ripetuto una preghiera che lui faceva: ‘Padre mio io mi abbandono a te. Fa di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio”. Per l’amico cantautore Luca Madonia “Battiato è stato l’artefice del suo destino. E mi piace pensare che sia stata una sua scelta. Lui non ha mai avuto paura della morte. Franco lo sapeva, lo aveva sempre detto nei suoi brani che siamo tutti di passaggio”. Presenti anche i sindaci di Milo, Alfio Cosentino, e il sindaco di Riposto, paese Natale di Battiato, Enzo Caragliano che ha detto: “Franco Battiato, il miglior concittadino che abbiamo avuto. Riposto gli ha dato i natali e lui lì è cresciuto per le avventure nelle strade del mondo che lo hanno portato ad essere una figura universale. Gli intitoleremo una grande piazza fronte mare così lui potrà vedere sia il mare che l’Etna che amava tanto”. Al termine delle esequie, nella cappella della villa, bara di Battiato è uscita dalla villa accompagnata dagli applausi. Tanta la commozione e le lacrime. Tante le persone che hanno voluto toccare l’auto con la bara del maestro dicendo: “Ciao Franco”.