Una canzone romantica e agrodolce, malinconica e intima, lieve e profonda al tempo stesso, che segna il ritorno di uno dei talenti più interessanti in circolazione del nuovo cantautorato italiano. Forte delle esperienze che lo hanno visto negli ultimi anni calcare importanti palchi in Italia – come il MI AMI o quelli dell’Evergreen Tour in cui era opening di Calcutta – e ascoltare i suoi pezzi come colonna sonora della serie Netflix di successo “Summertime” – Bartolini torna con “Mon Amour”, il nuovo singolo uscito il 18 maggio per Carosello Records.
“Mon Amour” è un brano che rappresenta perfettamente la poetica del giovane musicista calabrese adottato prima da Manchester e poi da Roma: intenso ma scanzonato, capace di coniugare con ironia e quella giusta dose di follia (d’altra parte, come canta lui stesso nel pezzo, a marzo ci nascono i pazzi) ansie e problemi generazionali. Bartolini è un artista capace di tradurre in musica e parole le ansie e i sentimenti di una generazione che vive nell’incertezza del futuro e a volte fatica a trovare un senso a ciò che la circonda e a raccogliere il coraggio per affrontarlo. Prodotto da Andrea Messina (al lavoro con lui anche per il disco d’esordio “Penisola”) e Jesse Germanò nel Jedi Sound Studio, “Mon Amour” è il racconto onirico ma diretto di un sentimento sospeso, del dualismo che spesso caratterizza i grandi amori, dove ci amiamo a tratti, ci odiamo a tratti. Avvolgente e vaporoso, con le radici ancorate a una morbida chitarra e una melodia impossibile da non canticchiare, “Mon Amour” è frutto delle mille influenze musicali del musicista, che vanno dalla new wave con cui l’ha cresciuto il padre al sound del pop italiano e della scena romana. “Mon Amour” è un brano che vuole superare un problema, risolvere un trauma, in una sorta di terapia davanti allo specchio, tanto personale quanto capace di diventare universale. O almeno ci prova: e se poi ci si ricasca beh, questa è un’altra storia, un’altra canzone. Il brano, che segna il ritorno di Bartolini dopo l’album d’esordio “Penisola” inaugura una nuova fase del percorso musicale dell’artista, oggi più maturo, intimista e consapevole.
Bartolini è una creatura unica e ibrida, un cantante, produttore e autore a cavallo tra due generazioni – quella cresciuta in un mondo analogico e quella nata digitale – ma capace di rappresentarle entrambe con la sua musica al tempo stesso profonda e ironica, malinconica e leggera. Giuseppe Bartolini, calabrese di Trebisacce, classe 1995, si avvicina alla musica da piccolissimo, distruggendo la collezione di vinili dei genitori. Comincia a suonare la chitarra a dieci anni e fin da subito dimostra di non voler confinare la sua passione in un genere specifico: si lascia iniziare dallo zio alle sonorità Anni Novanta di Nirvana e Smashing Pumpkins e dal padre alla New Wave di Joy Division, The Sound, Smiths e Cure, Song 2 dei Blur diventa la sua ossessione e adora vedere le Spice Girls esibirsi in televisione, prima di scoprire in adolescenza l’indierock e innamorarsene. Dopo una pausa di qualche anno dalla musica, l’ultimo anno del liceo questa torna prepotentemente nella sua vita. Finite le scuole superiori si trasferisce a Roma, dove comincia a scrivere le sue canzoni, prima in inglese e poi in italiano. Nel 2016 si trasferisce a Manchester, in Inghilterra, dove viene travolto dalla ricchezza della scena musicale della città e inizia a esibirsi in vari open mic, suonando le sue canzoni in italiano. È l’anno del boom dell’indie italiano, in particolare della scena romana, e questo lo stimola molto a livello creativo. Torna dunque in Italia ed entra nel collettivo Talenti Digital con cui pubblica le prime canzoni e organizza varie serate a Roma e in giro per lo Stivale. Il 2018 è l’anno di svolta: Bartolini pubblica alcune delle canzoni che successivamente danno vita al suo primo Ep BRT Vol.1 (2019): cinque brani che riassumono anni ed esperienze di vita e di scrittura tra Calabria, Roma e Manchester. Le canzoni Penelope e Manchester, contenute nell’Ep di debutto, vengono poi inserite nella colonna sonora della serie Netflix Summertime (2020). Alla pubblicazione di BRT Vol.1 segue un tour estivo impreziosito dall’apertura di due date dell’Evergreen Tour 2019 di Calcutta e dalla partecipazione al MI AMI 2019, e un nuovo singolo, Te in particolare. Il 3 aprile 2020 esce il suo primo album, Penisola (distribuzione Carosello Records), anticipato dai singoli Non dirmi mai e Lunapark. Un perfetto mix tra brit pop, new wave d’oltreoceano e nuovo cantautorato pop italiano. YouNuts!, ovvero Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, già registi per Jovanotti, Salmo, Coez, Elisa, Thegiornalisti e tanti altri, si innamorano del progetto e realizzano il video di Sanguisuga.