Dal Koan Studio, ci sono Finaz, Francesco Moneti ed Elisa Giobbi. Sette gli artisti in gara, ma prima di ascoltarli il chitarrista della Bandabardò, il violinista dei Modena City Ramblers e la presidentessa del contest riflettono sulla recente scomparsa di Erriquez, portando del languore nel nostro animo. Sottolinea il nostro Giancarlo Passarella (uno dei 30 giurati che hanno votato anche ieri sera) .. Questo sentimento ci accompagna per tutta la serata, soprattutto nella prima parte: un languore avvolgente, nonostante i differenti generi musicali proposti. Chi non ha seguito in diretta la semifinale, può vederla su YouTube: basta cliccare qui.
Numerosi sono i partner che hanno aiutato nella realizzazione del Firenze Suona Music Contest, con in primis il contributo fattivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Finaz e Francesco Moneti saranno poi i produttori che lavoreranno in studio con l’artista vincitore. I due musicisti hanno presentato ieri sera due loro brani: ha aperto Moneti con Jerusalem Vibes (tratto dal suo recente disco, brano eseguito con il chitarrista dei Gasparazzo) ed ha chiuso Finaz con l brano Bambaya, contenuto nel suo terzo disco solista in uscita a fine mese.
I 7 di questa prima semifinale (tutti in presenza dal Koan Studio) portano ciascuno due brani nuovi rispetto alle fasi selettive. Questo permette alla giuria un ulteriore aiuto per comprendere la produzione di ogni singolo gruppo/solista ed il momento creativo che sta vivendo. Partenza con i Rooms by the Sea, ispirati da un suono retrò stile Jefferson Airplane soprattutto nel primo brano Beggin’Ghosts, mentre il secondo New Lights ha bisogno ancora di esser perfezionato. Il cantautore Isohel ha sicuramente ampi margini di miglioramento; alla chitarra propone Before I Become a Ghost ed al piano Not Alright. Con Beatrice e Flushing Action eco i Bozoo, molto vicini al sound grunge venuto da Seattle un quarto di secolo fa. Il trio pisano Mookids cavalca un rock originale con efficaci interventi elettronici, concretizzato nei brani Nyquist e Sad Song. Pugliese (ma residente a Firenze) ecco Pagano, cantautore con bassista e batterista rigorosamente con la mascherina: Cara Giulia il primo brano e poi il sorriso ci compare in volto (parlando di Sampei ed Eta Beta) con la divertente Wimbledon. La veronese Amaranto (chitarra e voce) ci porta nel suo mondo con La Libertà fa Male e Un Nome. Chiude la prima semifinale il connubio tra una pianista classica ed un fisarmonicista/rumorista folk: spaziando dallo spagnolo all’inglese, propongono Hagamos un trato e Susie. Loro sono i Duoende!
Il Firenze Suona Music Contest vi aspetta sula sua pagina Facebook per la seconda semifinale, in programma Venerdì prossimo sempre alle 21,15.