Il cantautore toscano si ripresenta con un disco in cui racconta il quotidiano che ci circonda, con un linguaggio diretto e senza alterazioni di comodo.
Se nell’album di debutto Cavallo pazzo di due anni fa, Ballerini raccontava le gesta di un popolo lontano ma tanto mitizzato, come gli americani , con la pubblicazione di questo disco, ad opera della fiorentina RadiciMusic, spiazza completamente l’ascoltatore, conducendolo nell’intimità più nascosta e semplice ma percepibile ad ogni nota e parola. E’ un progetto decisamente e volutamente fuori moda, oltre ogni tendenza ma proprio per questo stupisce per il coraggio e la schiettezza, per la convinzione con cui è stato condotto sul mercato sfidando ogni regola e imposizione del sistema che vuole ad ogni costo suoni omologati, leggerezze radiofoniche e ritmiche evidenti ed ossessive. Il tessuto musicale consiste essenzialmente in chitarre, violino e lievi percussioni. Molta importanza alla semplicità delle parole, ai sentimenti, al tempo che passa e alla vita che cambia, nel sociale come nel proprio quotidiano. Il brano che dà il titolo all’album è degno di nota: l’invito forte a vivere più distante dai social e dai mass media, riscoprendo la vita, le sue sfumature e il sapore delle conquiste in maniera tangibile, vissuta e non virtuale. Ho imparato è un autoritratto del cantautore in musica; Dio c’è e Cuore di metallo sembrano due brani in contrapposizione ma uniti dal senso della riflessione e della ricerca; emoziona e cattura Non sono una stella, tenero e conflittuale rapporto di una donna col tempo che passa, affidato alla voce di Monica Barghini.
CREDITI
Alberto Checcacci – produzione artistica
Nedo Baglioni – produzione video
RadiciMusic – grafica e impaginazione
Hanno suonato
Ivan Francesco Ballerini – voce e chitarre
Alberto Checcacci – chitarre e basso
Alessandro Golini – violino
Alessandro Melani – percussioni
Monica Barghini – voce solista e cori
Ufficio Stampa: Paolo Tocco
