Filibusta Records pubblica Un Cerchio Perfetto, il nuovo album di Pensiero Nomade alias Salvo Lazzara

Tempo di Lettura: 2 minuti

Siciliano, chitarrista, musicalmente nomade. Così si autodefinisce Salvo Lazzara di cui è appena uscito Un Cerchio Perfetto: è il settimo album del polistrumentista che anche questa volta si avvale del contributo di musicisti quali Andrea Pavoni, Luca Pietropaoli, Edmondo Romano.. Un’opera suggestiva all’insegna del nomadismo musicale, tra passato e futuro, dall’art rock alla world music. Un cerchio perfetto: il ritorno alle origini di Pensiero Nomade!


Siciliano di origine, romano di adozione, Salvo Lazzara ha immaginato e diretto Pensiero Nomade come un progetto caratterizzato dall’approccio nomade alla ricerca musicale, sia dal punto di vista timbrico, sia da quello del ritmo e delle derive sonore. I punti di riferimento sono le ispirazioni tradizionali ed etniche – una matrice quindi acustica – ma con forte contaminazione elettronica (sullo stile di Ryuichi Sakamoto, l’ultimo David Sylvian e Fennesz). I riferimenti in ambito jazz spaziano dagli Oregon di Ralph Towner a Steve Tibbetts a Terje Rypdal. Album dopo album Pensiero Nomade ha spaziato tra vari territori – jazz, ambient, minimal, world, rock – fino al ritorno alle origini di Un cerchio perfetto. Tredici tracce che sprigionano fascino, mistero, ma anche familiarità e serenità, complice il coinvolgimento di figure autorevoli del nuovo progressive italiano come Andrea Pavoni, e musicisti attivi tra jazz e world music come Edmondo Romano e Luca Pietropaoli. Ha dichiarato .. Questo disco è un ritorno alle mie proprie origini diciamo culturali, quindi alla Sicilia, ai suoi colori, alla bellezza terribile e inevitabile della mia isola. Poi alle origini della mia musica, quella suonata in maniera naturale, senza troppa elettronica, e anche alle origini stilistiche, certamente; quindi il progressive, il jazz, la musica classica contemporanea ..
Un cerchio perfetto è un ritorno al passato – geografico, culturale, compositivo – ma anche l’inizio di un nuovo cammino. È un’operazione di cui Lazzara è orgoglioso per il senso di compiutezza e di rappresentatività che esprime .. La sensazione che ho avuto appena terminate le registrazioni, e ancora di più durante il mastering, è che questa volta non mancasse nulla, nulla di quello che in passato c’era stato nei miei lavori; questo però non mi dava la sensazione di eccessiva ricchezza, di ridondanza, piuttosto di completezza. Sentivo insomma che era tutto al posto giusto. Che ero arrivato finalmente nel posto giusto ..