Il cantautore marchigiano originario di Fabriano, ma residente a Recanati da ormai dieci anni, dove insegna presso la locale Accademia dei cantautori, torna al suo pubblico con un terzo disco solista dal titolo “Ballate dalla grande recessione”, con i testi del poeta Salvo Lo Galbo.
Ad anticiparlo è online da qualche giorno il videoclip del primo singolo “Primavera a Lesbo” che, in sintonia con gli altri, rappresenta un esempio degli argomenti politico-civili a cui Marco Sonaglia ci ha abituati.
“Primavera a Lesbo” è la storia di una bambina di sei anni, come altri arsa viva in un incendio scoppiato presso le cucine di fortuna allestite al campo profughi di Moria e l’agonia di un’umanità crocifissa che, con gli occhi a Ovest, continua a implorare salvezza, ricevendo per risposta una spugna di posca di raccomandazioni igieniche, unitamente al respingimento delle domande di asilo.
«Avrei preferito morire nel mio Paese, sotto le bombe, invece di morire tutti i giorni in questo campo» è la dichiarazione di molte donne e uomini prigionieri degli hotspot.
Marco Sonaglia è nato a Fabriano nel 1981. Oltre ad avere una decennale esperienza come insegnante di educazione musicale, è un cantautore con all’attivo due dischi da solista “Il pittore è l’unico che sceglie i suoi colori (2012) e “Il vizio di vivere”(2015) e due dischi con il gruppo dei Sambene “Sentieri partigiani, tra Marche e memoria” (2018) e “I Sambene cantano De Andrè”(2019). Autore anche di un cd di musiche per l’infanzia intitolato “I galletti bulletti” (2017). Ad inizio della sua carriera musicale, ha avuto l’occasione di aprire i concerti di alcuni nomi importanti come Claudio Lolli, Massimo Bubola e Modena City Ramblers. Svolge un’intensa attività live in tutta Italia. Il nuovo album esce per l’etichetta Vrec / Audioglobe distribuzione.