Nasce a Bari ma vive la sua infanzia a Monza. Poi si trasferisce a Milano, dove si sposa e ha due figli.
A Milano racconta in modo ironico lo stereotipo del “milanese imbellito”. Progetto creativo nato durante la pandemia; con questo brano Alegi vuole anche esprimere la voglia di condivisione fatta di rapporti reali e di amicizie durature, in questo momento più che mai. Nato nel 1968, ha dichiarato .. Ho sempre sognato di poter esprimermi attraverso la musica e le parole. Da piccolo ho studiato pianoforte e negli anni ho preso molte lezioni di canto. Ma non voglio fermarmi qui: ho grandi progetti per il futuro, fra cui un lungometraggio. La mia arte non deve conoscere limiti ..
“Il chihuahua nella borsa è passato, la gallina al guinzaglio io ho portato”. Della serie: Chiara Ferragni spostati. E’ con questo fashion statement che Alessandro Gaggio, in arte Alegi, entra a gamba tesa nella scena musicale milanese, senza timore di essere poco “cool” per gli standard della capitale della moda. Con il suo singolo d’esordio A Milano, vuole raccontare lo stereotipo del “milanese imbellito”, sempre al top e sempre sul pezzo, ma frequentatore di Instagram e TikTok più che di locali, alla ricerca perenne di una notorietà soltanto apparente e spesso fugace. Zero sbatti però: A Milano non vuole essere una denuncia, bensì un modo ironico per esprimere la voglia di condivisione fatta di rapporti reali, di amicizie che vanno coltivate e nutrite. Ed è anche un messaggio sul fatto che la vita si basi su altri valori e non sui falsi miti di boria, ostentazione e maleducazione che spopolano tra reality show e social network.