Il rock blues del nuovo millennio
Sono una vera rivelazione i Van Kery, trio catanese che si affaccia sul mercato con l’album di esordio “New Life”, sintesi di esperienze passate (hanno calcato i palchi prestigiosi di vari festival: (Torrita Blues, Blues Made in Italy, Etna in Blues), che qui condensano amore per l’hard rock, il blues e che di conseguenza affonda le radici anche nei suoni torridi di mamma Africa.
E sono proprio questi passaggi, evidenziati nel calore di “Pick Your Poison” e “Perfect Love” (che blues ragazzi!!), che chiamano in causa i Tinariwen e certo rock desertico, a colpire maggiormente. Naturalmente non mancano i riferimenti a Led Zeppelin, Free e nomi più moderni come Black Stone Cherry e Rival Sons, ma la sensazione è che i tre abbiano cercato di andare più in profondità, evitando le banalità del compitino di omaggiare il vintage rock. E questo naturalmente riesce – bene – solo a chi per anni ha battuto i sentieri del rock blues, con audacia e coerenza.
L’iniziale “Runaway” e “Not My Time”, strutturate su riff hard rock cadenzati, hanno il gusto del singolo impattante, ma è con “Chasing Me” e “New Life” che il gruppo evita di impantanarsi nei luoghi comuni del rock e pesca al blues le risorse per dimostrare che si può essere creativi, anche con le classiche dodici battute.
Bellissima sorpresa questi Van Kery, e dopo un dovuto plauso speciale alla chitarra di Gianluca Vancheri, perfettamente a suo agio nelle paludi del rock blues, vi invito ad ascoltare “New Life”, troverete solo buone vibrazioni.
Van Kery:
Gianluca Vancheri: chitarra e voce
Giuseppe Di Mauro: basso
Antonio Quinci: batteria