Blind Golem – A Dream Of Fantasy (Andromeda Relix, 2021)

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Il miglior disco di hard rock del momento!!

L’errore da non fare è confinare questo debutto tra i dischi belli di band italiane. Tutto di “A Dream Of Fantasy” ha una caratura internazionale. Dalla copertina, opera di Rodeny Matthews, noto illustratore per numerose band rock (Tygers Of Pan Tang, Diamond Head, Magnum, per citarne qualcuna), all’ospite illustre, quel Ken Hensley (purtroppo morto poco dopo le registrazioni), che si diletta all’organo Hammond e alla chitarra slide in “The Day Is Gone”, ballata che rimanda alle cose migliori della sua band madre, gli Uriah Heep.

Ma a dare spessore e sostanza all’album è soprattutto la scrittura, totalmente calata nello spirito della band citata, quegli Uriah Heep, troppo spesso considerati in seconda battura dopo i giganti dell’hard Deep Purple, Led Zeppelin e Black Sabbath, ma con cui invece dividono il trono.

La copertina di “A Dream Of Fantasy”, disegnata da Rodney Matthews

Ogni musicista sa perfettamente come muoversi tra queste sonorità ed è padrone del sound, perché lo conosce e lo ama. A tessere le fila di questo progetto sono stati, anni fa, Silvano Zago e Francesco Dalla Riva, rispettivamente chitarrista e bassista/cantate dei Bullfrog. Ma rispetto all’hard blues della “rana toro”, qui addobbano il tutto con il suono rigoglioso delle tastiere di Simone Bistaffa, della batteria potente e misurata di Walter Mantovanelli e, sorpresa delle sorprese, del canto melodico di Andrea Vilardo, che entra in pieno nell’anima di David Byron, il carismatico frontman dei primi Uriah Heep, qui ossequiati anche nelle cascate di cori.

Non c’è dubbio che sia un disco derivativo, un sentito omaggio agli Heep, ma le canzoni sono vive, rievocano la magia di una band mai troppo amata e difficilmente replicabile. Quindi il merito dei Blind Golem è doppio, perché le difficoltà sono evidenti, sia tecniche che nella composizione. Ma la sida è stata vinta a pieni voti, come dimostra il primo singolo “Sunbreaker”, che ha subito fatto gridare al miracolo i fan degli Uriah Heep.

Ma i cinque Golem hanno vinto con quattordici tracce meravigliose, dagli intrecci chitarre/tastiere di “Screaming To The Stars”, ai cori imperiosi di “Scarlet Eyes”, le cadenze mistiche di “Bright Lights” e “The Song Of Eveline” affidata come “Carousel” e la cadenzata “Living And Dying”, all’ugola più bluesy del bassista, all’hard puro di “Pegasus”. Commovente l’inizio di “The Gathering”, puro Uriah Heep-sound periodo 1972, non di meno la successiva “Star Of The Darknest Night”.

È incredibile, ma non c’è un solo passaggio a vuoto, questo è un disco meravigliosa, che si ama dall’inizio alla fine, credibile anche nei suoni e con una produzione, ad opera dell’esperto e collaudato Fabio Serra.

Non possiamo che accodarci alla moltitudine di elogi, che hanno definito “A Dream Of Fantasy” un capolavoro, che sta ricevendo attestati di stima da tutto il mondo, e che i fan dell’hard rock non possono assolutamente trascurare!!

Blind Golem:

Andrea Vilardo – Voce // Silvano Zago – Chitarra // Simone Bistaffa – Tastiere

Francesco Dalla Riva – Basso, Seconda Voce // Walter Mantovanelli – Batteria.

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