A scuola di radiophonic funky alternative da un mulo veramente primitivo

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Avete presente il fuzz, quella prima forma di distorsione usata nel rock? Bene, questa è probabilmente l’unica cosa che accomuna tutti i brani di Mister Sister, album dei Primitive Mule pubblicato ad inizio 2021. Milo Mussini, voce, chitarra, Michele Tenca voce, batteria, Francesco Tolin, chitarra, Andrea Gessa al basso sono riusciti a partire da uno stoner rock alternativo e lo hanno poi veramente impreziosito di bei suoni e colori, per cui come sempre accade le etichette servono ai più per farsi un’idea di massima del tipo di musica che si andrà ad ascoltare, ma solo l’ascolto stesso e la nostra esperienza ci aiuterà ad apprezzarli. Vi posso assicurare che non sarà difficile muoversi a ritmo.

Primitive Mule


Tonight is a good night è appunto un pezzo stoner melodico e acchiappante, ben ritmato, ottima espressività ed estensione vocale che ti schioda i piedi da terra e li cominci a muovere; c’è un passaggio strumentale non immediato al primo ascolto, prima della chiusura del brano, che però lo completa da un di vista compositivo.

Più pop oriented la canzone successiva, molto groove, molto radiofonica, Man on the street ti fa cantare “sooo, sooo” già al primo ritornello; se il primo brano è un pugno allo stomaco per l’energia che ti arriva il secondo brano è per chiederti “scusa come ti chiami? prendiamoci una birra”!

Grace’s skin smell è una psichadelic ballad per prendere un po’ il respiro, un respiro incensato dall’onirico solo di chitarra e poi Frenzy Bomb, un alternative funky blues song per non dormire a casa da soli , dal riff ipnotico, suono da paura, dall’inizio a fine canzone dove poi … dovete ascoltare il disco, non voglio svelarvi proprio tutto.

Rock oriented è Down Town. ritmo quasi alla Clive Burr, non fossero i suoni stoner scelti come dicevamo all’inizio, per la chitarra e basso, sempre tiratissimi, con ottimi tappeti di tastiere di Cristopher Bacco non a caso sound engeneer presso il suo Studio 2 e produttore di tutto il disco

Non facile apprezzare subito l’ascolto della strumentale Your wife rates your dick 2 stars, per la vena sperimentale e per i tempi dispari e l’andamento space friendly, fino all’apertura melodica e più easy di metà brano, ma tutto è commisurato e preciso per incantare l’ascoltatore.

Un altro brano dall’incipit stoner ed insieme radiofonico è Burn my fear forse più sperimentale nella commistione dei suoni e nella resa della voce, veramente qualcosa di innovativo ed accettabile subito, appoggiato su suoni familiarmente rock, con Cristopher Bacco che ne sottolinea alle tastiera i momenti salienti, accostati in maniera unica e preziosa da questa band e dal suo produttore.


Quasi una citazione garage per Three little fuckers che riporta al più grezzo rock form che appassiona sempre. Dopodiché un incipit ed una voce quasi a la Cult di Ian Astbury è Don’t follow me a richiamare atmosfere deserte ed climi lisergici.

Eclettico potrebbe essere il sottotitolo di quest’album, vediamo cosa riserverà il futuro ai Primitive Mule. Intanto io rimetto il vinile sul piatto e riprendo l’ascolto.

Mastering curato da Andrea De Bernardi (Eleven Mastering), Filippo Ferrara al Farfisa su ‘Your Wife Rates Your Dick 2 Stars’. Mister Sister è uscito per la Jetglow Recordings – Press office Bagana District

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