Sanremo rappresenta un appuntamento imperdibile per milioni di italiani, anche quest’anno in cui, a causa dell’emergenza sanitaria, sarà un festival eccezionale sotto molti aspetti, a cominciare dall’assenza del pubblico. RAI Documentari ha voluto celebrare questa edizione un po’ speciale attraverso una ricostruzione cronologica dei fatti più eccezionali della storia del Festival, che ha appassionato, coinvolto e fatto discutere milioni di italiani, con un omaggio particolare a Lucio Dalla e alla sua 4 Marzo 1943.
“Sanre’, il palco d’Italia” in onda su Rai Uno, dopo il festival, giovedì 4 e venerdì 5 marzo, ricostruisce i momenti topici del Festival della canzone italiana nella storia, attraverso i personaggi, come Renzo Arbore e Serena Dandini, i video d’epoca, i momenti rubati nel backstage e le storie dei protagonisti: da Vincenzo Incenzo, autore delle canzoni tra gli altri di Renato Zero e Michele Zarrillo al direttore del palco Pippo Balestrieri. La narrazione per immagini ruota intorno a due filoni principali: il racconto della politica attraverso la canzone e l’interpretazione della figura femminile sul palco, dalle vallette, alle conduttrici, alle cantanti, con una testimonianza di Carla Vistarini, l’unica direttrice artistica nella storia del Festival. A chiusura del Festival, Rai Documentari ha inoltre realizzato “Docuparade” in onda sabato 6 marzo nel pomeriggio su Rai Uno, con il coinvolgimento di personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della musica: da Paolo Fresu a Marco Marzocca, da Enrico Rava a Nicola Piovani, da Valeria Solarino a Riccardo Cucchi a Pupi Avati, fino alla campionessa di scherma Valentina Vezzali. E poi il virologo Roberto Burioni e l’immunologa Antonella Viola, igiornalisti Bruno Vespa, Antonio Di Bella e Federico Rampini, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e tanti altri. Ognuno racconta, in modo personalissimo e con un linguaggio social innovativo, il suo legame con il Festival di Sanremo, attraverso il ricordo della canzone più significativa e maggiormente associata ad un momento topico della propria vita. “In un anno così particolare, vogliamo ricordare che il Festival di Sanremo, in realtà, è sempre stato eccezionale” ha dichiarato Duilio Giammaria, Direttore di RAI Documentari. “Negli anni infatti il Festival ha saputo integrare fenomeni e questioni, un palco che è una metafora del Paese, seguendo la costante evoluzione dei linguaggi e della società. Sanremo è, da sempre, un grande laboratorio dell’identità nazionale, un evento culturale nazional -popolare unico nel suo genere, un elemento aggregatore in grado di assorbire e riflettere le tendenze della nostra società”.
Rai Documentari – Creata nel gennaio 2020, sotto la guida di Duilio Giammaria, Rai Documentari ha come missione la produzione, coproduzione, acquisto e preacquisto di documentari in tutte le forme, linguaggi, tematiche allo scopo di alimentare i palinsesti di tutte le reti e piattaforme RAI, in accordo con la Direzione Distribuzione, e far crescere e sviluppare il genere con effetti di miglioramento sistemico sull’intera filiera. Proporsi quindi come un hub per il distretto industriale del documentario, in grado di ottimizzare produzione, coproduzione e commissioning.