Alteria: in questo disco ci sono io, senza filtri.

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Al terzo album Alteria, firma la sua opera più matura, con l’aiuto del produttore ed autore Max Zanotti e della sua volontà di mettersi a nudo.

Nota come dj oggi a Virgin Radio, Stefania Bianchi, in arte Alteria, è un’artista che vive il rock a pieno regime. Prima di una carriera solista che ha prodotto tre album, ha fatto parte dei NoMoreSpeech, dove ha esibito le sue grandi doti di front girl, la troviamo anche nel carrozzone del progetto Rezophonic, ideato dal batterista Mario Riso. La intervistiamo in occasione della pubblicazione del suo nuovo lavoro “Vita imperfetta”.

Ciao Alteria, complimenti per “Vita Imperfetta”, mi piace molto e grazie per il tempo che ci dedichi. Immagino sia un periodo pieno di impegni promozionali. Per chi trasmette e fa conoscere musica, come te, in un grande contenitore, credo che sia un gesto molto coraggioso proporre musica propria. Ben sapendo come il pubblico reagisce alcune volte, anche verso proposte di band conosciute. Questa situazione quanto è stimolante e quanto ti mette ansia?

Ciao! Che prima di tutto grazie mille per le belle parole sul disco e grazie per questo spazio. Il fatto di proporre musica inedita oggi che ho 36 anni non mi mette ansia, non mi preoccupa. Quando ho iniziato con la mia musica, con la mia primissima formazione, ambivo di sicuro ad un “successo” inteso nel senso classico del termine: esposizione mediatica, concerti pieni, vendite. Sarei bugiarda a dire che questo non mi interessa più, dovesse arrivare ne sarei felice perché mi darebbe modo di farmi ascoltare da più orecchie curiose, ma di sicuro vivo tutto con una tranquillità maggiore. Scrivere canzoni per me è un urgenza, mia, personale. Scrivo e suono perché non conosco altri modi per sentirmi meglio e capirmi meglio. Quando arriva il momento della “composizione” solitamente è un mio momento “denso”, una fase della vita particolare che ho bisogno di traslare in forma canzone per vivere meglio con i miei pensieri. Il giudizio degli altri non è contemplato in questa fase, poi una volta che la mia musica viene pubblicata, sono sempre molto curiosa di conoscere le reazioni degli altri, la visione degli altri, ma senza ansia.

Pur conoscendo l’inglese, hai deciso di cantare in italiano. Questa è una cosa che apprezzo molto, quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a questa scelta?

Si, pur conoscendo l’inglese quando scrivevo i testi sentivo di non avere il controllo totale. Non riuscivo davvero ad entrare nel dettaglio, mi mancavano le sfumature che solo un madrelingua può conoscere. Mi sono resa conto che avevo bisogno di raccontare meglio quello che mi passava per la testa senza limiti. Cosi ho provato a scrivere le prime cose in italiano. In un primo momento non mi sono piaciuta, ho avuto bisogno di sperimentare, provare e riprovare. La difficoltà non sta solo nello scrivere i testi ma anche nell’emissione della voce: cambia tutto, cambia il suono, l’apertura delle vocali, l’appoggio del fiato. In qualche modo, da cantante, è un pò come resettarsi ma una volta che si trova il proprio modo non si vuole più tornare indietro. Almeno questo è il mio pensiero: la gratificazione e la “pienezza” che sento quando canto in italiano non è comparabile con l’inglese.

A mio avviso il disco è una serie di singoli, sono tutti brani coinvolgenti, faccio fatica a trovare il mio brano preferito, oggi direi “Punto di rottura” e “Zero necessità”, ma domani cambieranno. Mi puoi aiutare, quale è il tuo?

Ho diverse “canzoni del cuore” in questo album. Sono tutte canzoni che raccontano un mio periodo personale molto complesso e tosto, quindi c’è una grande affezione. Amo “Arma a doppio taglio” ma anche “Senso Opposto”, anche “Punto di Rottura” … hahaha… faccio davvero fatica a scegliere, credo sia un buon segno.

Alteria in concerto con Ian Paice dei Deep Purple (foto di Guenter Floeck)

I testi come ti vengono ispirati? Ti guardi dentro, fuori o intorno?

Questo album è assolutamente una fotografia di una fase della mia vita. Quindi per VITA IMPERFETTA mi sono guardata dentro e mi sono raccontata senza filtri, forse anche troppo. (ride)

Lavorando nell’ambiente, sai che in Italia il rock sembra da sempre una cosa da spiegare e quasi giustificare. Certo le cose sono migliorate negli ultimi anni, ma c’è sempre un senso di incertezza. Quindi realisticamente cosa ti aspetti da questo album e dal tuo futuro immediato?

Realisticamente mi aspetto, mi auguro che possa  essere apprezzato da chi avrà voglia di ascoltarlo con attenzione, nelle sue sfumature. Spero che chi mi conosce soprattutto come speaker radiofonica possa cogliere ch sin realtà sono una musicista in primis, da sempre, da quando ero una ragazzina e che poi sono approdata alla radio. Dico questo perché spesso ho come la sensazione che ci sia una sorta di “prevenzione” nei confronti della mia musica come se “una che fa la radio” non posso essere una musicista credibile. E poi ovviamente mi auguro di riuscire a suonare questi brani dal vivo, con la mia band, dare una dimensione live a questo album che secondo me avrà ancora più potenza, pathos e vibrazione su di un palco.

Il tuo background di ascoltatrice da dove parte e quali sono i tuoi artisti preferiti, sia italiani che stranieri?

Ascolto tanta musica e non mi accontento di un genere musicale. Ovviamente il rock rimane alla base del mio DNA, sono cresciuta con i Litfiba ma amo i cantautori, amo Battisti e Lucio Dalla, amo i grandi interpreti come Mina, adoro i viaggioni musicali dei Radiohead e l’elettronica dei NIN, il trip hop del Massive Attack. Per citare qualcosa di “contemporaneo” mi divertono molto i Royal Blood, i Nothing But Thieves, ho amato l’ultimo album di Fiona Apple.

Qual è la cosa che ti soddisfa di più di questo disco e perché dobbiamo ascoltare “Vita imperfetta”?

Amo questo disco per diversi motivi, in primis perché è sicuro, senza filtri, senza vergogna. Amo il suo essere nostalgico ma allo stesso tempo forte, potente anche nei suoi momenti più fragili. E un disco pieno di contrasti, cosi come mi sono sentita e come spesso mi capita di avvertire la vita. Buon ascolto.

Il videoclip di “Guerra”, uno dei brani trainanti di “Vita Imperfetta”

Grazie Alteria e speriamo di vederci presto ad un tuo concerto, vorrebbe dire che la vita è meno imperfetta.

“Vita imperfetta” è stato prodotto e scritto insieme a Max Zanotti (DeasonikaCasablanca) con mix e mastering presso il Massive Arts Studio di Milano ed è disponibile in CD e vinile (ed. limitata con bonus track esclusiva disponibile dal 26 febbraio).

Discografia:

Con i NoMoreSpeech:

“NoMoreSpeech” (2012)

Solista:

Encore (2013)

La vertigine prima di saltare (2017)

Vita imperfetta (2021)

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