Addio ad Andrea Lo Vecchio, autore musicale e televisivo e cantautore. L’artista, che aveva 78 anni, è venuto a mancare al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato, nella serata di mercoledì 17 febbraio. Lo Vecchio è noto per essere stato autore di indimenticabili successi della musica italiana come “Luci a San Siro” (con Roberto Vecchioni), “E poi” (per Mina) e “Rumore” (per Raffaella Carrà). Autore televisivo tra i più apprezzati (aveva firmato anche l’edizione del Festival di Sanremo con Antonella Clerici), è stato anche un valido talent scout, scrittore e autore del monologo teatrale “Un lunghissimo secondo”.
Andrea Lo Vecchio era nato a Milano il 7 ottobre 1942. Cantautore, compositore, paroliere, produttore discografico e autore televisivo, è entrato nella storia della musica leggera italiana in qualità di autore di canzoni come “Luci a San Siro” per Roberto Vecchioni, “E poi” per Mina, “Rumore” per Raffaella Carrà ed “Help me” per i Dik Dik. Tra i suoi successi come cantautore ricordiamo “Ho scelto Bach” (Festivalbar 1967) e “Li” (Festivalbar 1978), e numerosi album come “Di avventura in avventura” (1976) e “Luci a San Siro e altri lampioni” (1995). Ottiene un buon successo come autore nel 1968 con “Sera” che, interpretata da Gigliola Cinquetti e Giuliana Valci, si classifica all’ottavo posto al Festival di Sanremo 1968. Come autore partecipa al Festival di Sanremo 1970 con “L’addio”, interpretata da Michele e Lucia Rizzi. Ritorna al Sanremo nel 1973 con “Una casa grande”, interpretata da Lara Saint Paul. Nel 1973 stabilisce un sodalizio con Shel Shapiro, ex componente dei Rokes: insieme i due scrivono “E poi…”, successo di Mina di quell’anno e, nel 1974, “Help Me” per i Dik Dik (brano che è stato coverizzato da numerosi artisti, tra cui anche Elio e le storie tese). Dagli anni settanta è autore di programmi televisivi di successo tra i quali “Canzonissima”, “Premiatissima”, “Drive In” ed altri ancora. Tra i suoi programmi più recenti il Festival di Sanremo 2010 (condotto da Antonella Clerici), “I migliori anni” (2013) con Carlo Conti, “Il Festival di Castrocaro” (2013) con Pupo, “Sogno e son desto” (2014) con Massimo Ranieri. Molto conosciuta anche la sua produzione per le sigle dei cartoni animati, tra cui si ricordano “Gudam”, “Bia la sfida della magia” e “Ma Tarzan Lo Fa” per Nino Manfredi. Nel 1996 gli è stato conferito ad Aulla (Massa Carrara) il 1° Premio Lunezia per il valore musical letterario delle sue canzoni.
E’ stato presidente di giuria di tutte le ultime edizioni del Premio Augusto Daolio – Città di Sulmona per cantautori e gruppi emergenti. E proprio nella città di Ovidio aveva allestito qualche anno fa il suo recita teatrale “Un lunghissimo secondo”. “Se ne va un caro amico”, commentano Vincenzo Bisestile e Antonio Ranalli, rispettivamente presidente del Nomadi fans club “Un giorno insieme” e del Premio Augusto Daolio, “Andrea Lo Vecchio era legato a Sulmona da grande affetto e amicizia. Il Comune di Sulmona gli conferì un Premio alla carriera in occasione dell’edizione 2010 del Premio Augusto Daolio per cantautori emergenti al teatro comunale “Maria Caniglia”. Come ha ricordato più volte aveva iniziato a frequentare Sulmona nel 1988 quando, a un’edizione del Festival di Castrocaro, aveva conosciuto Camillo Canale che accompagnava l’allora emergente Antonella Bucci, artista che decise di produrre. Da allora sono passati tanti anni, e sono rimasti immutati l’affetto per la città e i tanti amici”. Al Premio Daolio Andrea Lo Vecchio ha visto passare tanti ragazzi che poi si sono fatti conoscere a livello nazionale come Piji, Chiara Morucci, Giulia Ananìa, Erica Mou, i Senna e Machella, artista quest’ultima con cui ha poi avviato una produzione artistica.