Sebastiano sa bene chi è Robbie Williams: una volta l’ex Take That ha confessato che tra i suoi hobby c’è guardare le stelle e chattare con gli ufologi. Se questo succede nella tranquilla campagna inglese, in quella del Nord della Sardegna qualcuno è votato alle Scienze Naturali, a valorizzare la biodiversità e ne trae ispirazione per questa improvvisa vena musicale che gli sgorga dal cuore. Grazie a Laura Frigerio sono riusciti a chiaccherare con Seb Puggioni ..
– Sebastiano buongiorno: si narra che hai cominciato a comporre, dopo aver sistemato il tuo orto…
Buongiorno Giancarlo, ahahaha, probabilmente si .. intendi l’orto dei desideri?
– Scherzi a parte, ci puoi descrivere il tuo percorso scolastico?
Certo. Ho conseguito la maturità scientifica al Liceo Spano di Sassari e dopo due anni di Scienze Politiche ho deciso di mollare per darmi allo studio delle Scienze Naturali…
– Nel tuo background è perciò tangibile l’aspetto ecologico ed il valore della biodiversità. E poi tu vieni dalla Sardegna, terra unica da salvaguardare …
Assolutamente, sono molto legato ai temi riguardanti l’ambiente, purtroppo in Sardegna mancano ancora delle politiche serie a riguardo, ma sono fiducioso che in un futuro non troppo lontano con la gestione delle nuove generazioni queste politiche arriveranno…
– La copertina del tuo recente singolo propone una lacrima cristallizzata …
Si, l’idea è nata grazie ad un’amica che mi ha riportato alla mente un articolo letto alcuni anni fa. Le lacrime sono protagoniste del ritornello, quindi per i più curiosi consiglio di andare a guardare le foto di Maurice Mikkers nel progetto “The Imaginarium of Tears” da cui ho presospunto per la creazione della copertina.
-Sebastiano, riesci a coltivare un hobby? Per davvero è il giardinaggio o la verdura nell’orto?
A periodi alterni si, diciamo che la verdura, (o meglio frutta) dell’orto è uno dei miei hobby estivi..
– Quali sono i cantanti che hai amato? Quali gli artisti che invece ora ti convincono di più?
Da ragazzo ho amato molto Robbie Williams, Cesare Cremonini e Giuliano Sangiorgi … erano quasi sempre nel mio lettore cd. Crescendo ho iniziato ad apprezzare il cantautorato italiano di De Andrè e di Guccini (di cui mi sono innamorato), insieme a Zucchero e ad una sfilza di altri artisti di caratura internazionale che ora verrebbe male da menzionare tutti. Ho ascoltato di tutto e tutt’ora ascolto più o meno di tutto, almeno per cultura.
– Leggo che durante il lockdown hai trovato il tempo per laurearti e pubblicare le tue canzoni; per te dunque è stata anacronisticamente un periodo positivo..
Diciamo che sono dell’idea che, come diceva De Andrè “Dal letame nascono i fior“, per cui credo che bisogni saper sfruttare i periodi bui per fare luce sul futuro.
– Per promuovere questa tua vena artistica, stai collaborando con diversi professionisti..
Ho avuto la fortuna di conoscere vari artisti del panorama isolano e di apprendere un po’ da tutti. Credo che la collaborazione, in qualsiasi campo, sia l’unico mezzo per raggiungere risultati importanti, soprattutto a livello di crescita personale.
Seb Puggioni: una intervista tra l’orto dei desideri e le lacrime al microscopio
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