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È l’estate del 1970 e Cat Stevens, folk-singer inglese in vetta alle classifiche con il suo album “Tea for the Tillerman”, sta viaggiando in treno…
È l’estate del 1970 e Cat Stevens, folk-singer inglese in vetta alle classifiche con il suo album Tea for the Tillerman, sta viaggiando in treno. Per qualche strano motivo pensa ai film di Alfred Hitchcock, molti dei quali sono appunto ambientati sui treni. Questo pensiero lo ispira per scrivere Peace Train, un brano il cui incedere, secondo le parole dello stesso autore, “è preso dai ritmi delle danze greche” di cui Stevens (di padre greco-cipriota) è sempre stato appassionato. La canzone (criticata all’epoca perché ritenuta troppo banale) lancia un messaggio di pace, seppur semplice e (forse) non esattamente corrispondente alla realtà: “Stiamo viaggiando tutti sul treno della pace…” canta Cat Stevens. Il pezzo diventa un successo e, con la conversione all’Islam del suo autore, prenderà un significato più consistente negli anni. Peace Train per lungo sarà il pezzo che chiuderà tutti i concerti di Cat Stevens o Yusuf Islam, il nome con cui da tanti anni ormai vuole essere chiamato.