Un package dai dolci accostamenti cromatici con all’interno 13 brani al fulmicotone! Negli anni del metal imperante, le avrei viste bene come opening act dei Sepultura o di King Diamond, con o senza i Mercyful Fate. Ma le quattro ragazze forse in quel periodo non erano nemmeno nate e quindi hanno ascoltato la violenza urlata di altre band più recenti, magari dedite ad un death metal più sanguigno. Quello che impressiona positivamente in Vertical Horizon è una cura per i testi (mai banali, scontati o predigeriti), abbinata ad un tappeto sonoro che macina chilometri in un battito di ali di una farfalla: in questo è professionale la base ritmica, con un basso che non perde un colpo e gioca a puntellare ogni brano, la cui portante è veramente la batteria! La iniziale Lullaby, Blind Fate e soprattutto (Ex)Ecute sono i momenti più riusciti dell’intero disco: talmente la velocità di esecuzione che si fa fatica a seguire il testo, nonostante il nostro sguardo rincorra ogni singola frase! Non diresti che le quattro Killin Baudelaire abbiano tanta potenza nei muscoli (o nella voce); eppure da anni scrivo della loro originalità e questo anche fisicamente. Non mi riferisco alla indubbia bellezza del loro aspetto, ma proprio alla facilità con cui suonano ed a quella velocità!
Interessante il passaggio di Martina ‘Cleo’ Ungarelli dalla batteria al ruolo di cantante: riesce a dare molto colore in alcuni momenti (in primis in The Mongrel, ma anche nella conclusiva title track) e questo non è affatto una cosa scontata. Qualche dubbio sul fatto di aver puntato su Don’t Give a F**k come singolo, perché non mi sembra proprio rappresentativo della unicità di Vertical Horizon rispetto al panorama metal. E non mi riferisco solo a quello italiano…! Della bellezza del videoclip di Later / Hater vi abbiamo già narrato e forse questo poteva essere il singolo giusto per farsi conoscere.
Il disco dura 50 minuti esatti: vi suggerisco la versione in cd (piuttosto che il solo ascolto dei files musicali), perché avrete la possibilità di apprezzare un package che è il giusto contenitore di una perla .. uno scrigno delicato, ma dal contenuto violento!
Vertical Horizon = Testi e musica ad opera di Killin’ Baudelaire, produzione artistica di Titta Morganti e Francesco Altare. Registrazioni e mix di Francesco Altare presso 33HZ Studio di Trezzo sull’Adda (Milano), master ad opera di Riccardo Parenti, presso Elephant-Mastering Studio di Roma.
Tracklist: 1. Lullaby – 2. (Ex)ecute – 3. Don’t Give a F**k – 4. Tearing All Your Words Down – 5. Building Ends – 6. The Mongrel – 7. Later / Hater – 8. Stay – 9. Still burning – 10. Leader = Deceiver – 11. Blind Fate – 12. Shoot – 13. Vertical Horizon
Le Killin’ Baudelaire sono Martina Ungarelli alla voce, Martina Riva chitarra e backing vocals, Alice Pandini basso e backing vocals, Elisa Montin alla batteria.