Non è difficile spendere due parole per “Aut/Out” di Stefano Dentone, undicesimo album e quarto da solista per Stefano. Questa volta nello scorrere sonoro si fa accompagnare da Valentina Fortunati, la quale suona, nel disco, vari strumenti. Undici canzoni che ci riportano ad una precisa età del rock. Un periodo che però non è mai passato di moda. Direi che citare Neil Young nel suo essere rocker acustico non sia una cattiva idea. Tra l’altro tra i titoli presenti nel disco c’è “Harvest” (una coincidenza?) e già questo dice molto sul progetto. Non si può comunque dire che il disco sia datato in quanto il rock acustico è un genere che non muore mai: sono sonorità con le quali, qualunque artista, si confronta prima o poi. Il risultato che ne viene fuori è piacevole anche se, dato i dettami del genere, non porta grandi novità.
La tracklist
- L’arrampicata
- Carry on
- Rane
- Suoni infranti
- Harvest
- L’anima tra i denti
- Pensieri pericolosi
- Cullato da un suono
- Dream
- Che cosa c’è
- Parola da dare