E’ morto ieri per il Covid a 82 anni Roberto Brivio, cabarettista, scrittore e cantante, che ha fatto parte del gruppo dei Gufi insieme a Nanni Svampa, come “il Cantamacabro”. Del gruppo comico attivo fino al 1969 resta solo Lino Patruno, dopo la morte di Gianni Magni e Nanni Svampa, e ora quella di Brivio.
Flavio Oreglio, che lo aveva voluto come membro dell’Archivio Storico del Cabaret Italiano da lui fondato insieme a Patruno, lo ha ricordato su Facebook condividendo il ricordo di Sagoma editore che sul proprio sito sottolinea che “il mondo del cabaret italiano ha perso un vero pilastro, uno di quelli che lo spettacolo del cabaret l’ha inventato, da zero”. Un ricordo con le parole di tanti comici che lo hanno conosciuto. “Le sue canzoni macabre erano divertentissime. Davvero una chicca nel panorama delle canzoni umoristiche. Li abbiamo scritturati moltissime volte al Derby”, ha detto Cochi Ponzoni, “Lo stimavo molto perché era una persona vulcanica, con tantissimi interessi”.
“Dopo il nostro spettacolo di Ferragosto”, ha ricordato Enrico Beruschi, “Brivio mi ha scritto un sms: “Grazie per ieri sera, sei come al solito splendido, peccato non esserci incontrati prima. Avremmo potuto… avremmo potuto… Ma cosa dico? Possiamo ancora!”. E invece, oggi, davvero non possiamo più. Sono davvero addolorato”. “Roberto Brivio”, ha invece scritto sui social il comico Leonardo Manara, “non c’è più. Se ne va un altro pezzo della comicità e del teatro. Un altro grande dispiacere”. “È stato un bellissimo omaggio quello che la città ha tributato a Roberto Brivio ospitando la sua Milanesada al Castello Sforzesco per il Ferragosto 2020. Oggi lo salutiamo, riassaporando le intelligenti risate e le vivide emozioni che ha sempre saputo suscitare il suo grande talento affabulatore” ha detto alla notizia della morte l’assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno.