Sorta di resoconto ed allo stesso tempo traguardo, torna in grande stile l’ex cantante dei Timoria!
Sono trascorsi più di dieci anni dall’ultima testimonianza discografica di Sasha Torrisi (l’ep “Un nuovo me” del 2009), l’artista emiliano che ha avuto l’onore e l’onere di sostituire Francesco Renga nei Timoria.
Alla corte di Omar Pedrini, il cantante ha realizzato quattro album, per poi spendersi in un lungo viaggio che se ha dato vita ad una succinta discografia, di contro ha macinato migliaia di chilometri in tour, tra materiale proprio ed un acclamato tributo a Lucio Battisti.
Ed è proprio il Battisti di metà anni ’70, che il nostro ricorda nella voce sicura e duttile e nel cespuglio di capelli, il riferimento nobile di queste cinque tracce, con un’inevitabile attualizzazione del suono.
Dalla produzione che pesca al rock, in alcuni assoli di chitarra, al pop colto, nella finezza dei ritornelli (“Senza Rimpianto”), alla scrittura, sempre sicura e con punte di imprevedibilità (ascoltate l’iniziale “La mia prigione”, fino ai rimandi ai Timoria nella malinconica “Nonostante te”, il disco, un breve concept tra autoanalisi e prospettive future, non mostra cedimenti.
“Non ti accontenti mai” è in una nuova versione rispetto a quella presente nel primo ep, un’operazione evitabile vista la brevità del disco, che viene però riscattata dalla conclusiva “Itaca”, coraggiosa traccia, che mescola pop colto ad un finale dal tocco progressivo, intuizione su cui l’artista dovrebbe puntare con maggior convinzione, vista l’abilità dei musicisti che lo accompagnano.
Non mi spiego perché questo ep esca come autoproduzione, vista l’eccellente qualità e la forza dei brani, ma sarà l’argomento di partenza di una prossima intervista a Sasha.
Nel frattempo vi invito a gustare “Itaca”, una gemma di cantautorato rock, con spruzzate di grunge e britpop, il tutto con uno spirito originale.
In un’Italia sempre più appesa a sonorità di plastica, Sasha Torrisi, senza nostalgia né rimpianti, splende con una naturalezza melodica e testi non banali, permessa a pochi.
Sasha Torrisi: voce, cori, chitarra acustica, elettrica e tastiere.
Fabio Rampazzo: chitarre
Lorenzo Miatto: basso
Pino Vendramin: pianoforte e tastiere
Giacomo Furiassi: batteria.
Digipack a tre ante, con fotografie di Diego Feltrin, con citazioni tratte dalla poesia “Itaca” di Costantino Kavafis.
Progetto grafico: Martina Salvador, in arte SalMa.
Copertina, retro copertina e libretto interno: Alessandra Carloni