Dal 7 al 28 novembre torna il Festival Popolare Italiano dal Teatro Villa Pamphilj di Roma con “Assolo“: quattro concerti in streaming alle ore 15 con Luigi Cinque, Gabriella Aiello, Gabriele Coen e Stefano Saletti con Barbara Eramo.
Tornano i concerti del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni” al Teatro di Villa Pamphilj di Roma in un’edizione speciale dal titolo “Assolo”, pensata per poter essere effettuata in era Covid e che sarà visibile in streaming ogni sabato alle 15 a partire dal 7 novembre sulle pagine social del Teatro.
Tre concerti con Luigi Cinque e le sue sperimentazioni sonore (7 novembre), Gabriella Aiello e i canti della tradizione popolare e contadina (14 novembre) e Gabriele Coen e i suoi itinerari della memoria tra klezmer e musica sefardita (21 novembre) in cui i tre artisti si esibiranno e dialogheranno in musica (e non solo) con il direttore artistico del festival, Stefano Saletti, in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.
In ogni appuntamento i musicisti proporranno il proprio universo sonoro e racconteranno le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima del Festival, riallacciandosi anche all’esperienza online dei “Dialoghi mediterranei” andati in onda durante il lockdown e che hanno riscosso un grande successo di pubblico.
Il 28 novembre, Stefano Saletti insieme a Barbara Eramo chiuderà il festival con i canti di libertà del Mediterraneo tratti dal repertorio della Banda Ikona.
PROGRAMMA COMPLETO
7 novembre – ore 15: LUIGI CINQUE: “Omeros, cantos e racconti da un caribbe mediterraneo”
Luigi Cinque: voce, soprano sax, clarinetti, tastiere, gaita e live electronics
Infaticabile esploratore di mondi musicali e di possibili connessioni sonore Luigi Cinque, propone testi, poesie e canzoni dalla sua opera “Kunzert”, da “Tristi Tropici” di Levi Strauss e “Ritorno al nuovo mondo” di Derek Walcott.
Luigi Cinque Laurea in Estetica alla Sapienza e Specializzazione in Composizione con Daniele Paris e Luciano Berio. Diploma in clarinetto. Ha collaborato negli anni con il teatro d’avanguardia, l’arte visiva e la nuova danza europea e tra gli altri con Carlo Quartucci, Pina Bausch, Jannis Kounellis, gli scrittori Nanni Balestrini, Vs Naipaul, Paco Taibo II, Aldo Nove. Tra i suoi molti progetti internazionali c’è Officina Mediterraneo. Il suo Tangerine Cafè (EMI) è giudicato dalla critica specializzata miglior disco europeo di world music ed etnojazz nel 2003. Ha insegnato storia della musica, come docente a progetto, nelle Università La Sapienza di Roma e Unistrasi di Siena dal 2004 al 2012. Ha scritto e diretto Transeuropæ Hotel, suo film del 2012, miglior lungometraggio al RIFF di Roma e ospite in concorso, con menzioni speciali, ai festival di Montreal, Rio de Janeiro, Salvador Bahia, Annecy, Parigi, Sulmona, Maratea. E’ fondatore e maestro concertatore della Hypertext O’rchestra.
14 novembre – ore 15: GABRIELLA AIELLO: “Canti e discanti”
Gabriella Aiello: voce, tamburi a cornice
Un calendario dei momenti importanti secondo la tradizione contadina, attraverso la riproposta di canti tramandati oralmente, di voce in voce, da padre a figlio: spiritualità, lavoro, morte e nascita, la partenza, la festa.
Gabriella Aiello Cantante, didatta e ricercatrice di tradizioni popolari italiane. E’ stata la voce degli Indaco e ha collaborato con molti artisti tra cui Arnaldo Vacca, Massimo Carrano, Enrico Capuano, Grazia De Michele, Patrizio Trampetti, Raffaello Simeoni, Ars Ludi Ensamble, Rua Port’Alba, Fabrizio Pigliucci, con Ecovanavoce Ensemble, Stefano Saletti, Elena Ledda…
Dal 2001 ad oggi è la voce dei Tamburi del Vesuvio di Nando Citarella con cui da anni collabora in molte altre produzioni della sua compagnia “La Paranza”. Dal 2013 collabora con Oni Wytars Ensemble e inoltre si dedica a progetti in duo avvalendosi di collaborazioni importanti come l’arpa di Giuliana De Donno, la chitarra di Giuseppe De Trizio, la chitarra barocca di Simone Colavecchi, la mandola di Mauro Palmas.
21 novembre – ore 15: GABRIELE COEN: “Itinerari della memoria”
Gabriele Coen: sax soprano e clarinetto
Un’esplorazione sonora che nasce dall’incontro tra linguaggi differenti attraverso l’improvvisazione e la contaminazione di stili, timbri e generi musicali che dal klezmer incontrano la tradizione sefardita, la world music e il jazz.
Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da sempre all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea. Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico, nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori. Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.
28 novembre – ore 15
STEFANO SALETTI & BARBARA ERAMO: “Folkpolitik – Canti di libertà del Mediterraneo”
Barbara Eramo: voce
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce
Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei con brani di autori che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze.
Barbara Eramo. Cantante e autrice, negli anni ’90 collabora con Claudio Passavanti nel duo Eramo & Passavanti con il quale vince il Premio della critica nella sezione Giovani del Festival di Sanremo, il Premio Afi e il “Premio Volare” per la migliore performance del festival assegnato da Michael Nyman, presidente della giuria. Collabora con vari artisti e musicisti, da Luis Bacalov a Giancarlo Giannini, da Nicola Piovani a Giorgio Albertazzi per colonne sonore cinematografiche e spettacoli teatrali. Dal 2005 è la voce solista della Banda Ikona con la quale ha effettuato numerose tournée in Italia e all’estero. Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato insieme al musicista produttore francese Hector Zazou e a Stefano Saletti. Insieme con Saletti realizza da anni workshop, seminari e laboratori sulle musiche del Mediterraneo. Nel 2020 è uscito il suo nuovo cd solista “Emisferi”.
Stefano Saletti. Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola). Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 4 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo. Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra. Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”. Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo. Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri. L’ultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4. posto della classifica mondiale della World Music. E’ l’ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano”
Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee. Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.
Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma, luogo che nasceva come centro di accoglienza per immigrati per poi trasformarsi anche in un centro policulturale) si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Fink e Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Cafè Loti, Luisa Cottifogli & Youlook, Giuliano Gabriele, Clara Graziano, Fanfara Station, Giuseppe De Trizio & Radicanto, Eleonora Bordonaro, Susanna Buffa, Vanessa Cremaschi & Giovanna Famulari, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Elva Lutza & Ester Formosa, Raffaella Misiti & Stefano Scatozza.
Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti
Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj, Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176 – scuderieteatrali@gmail.com
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