A undici anni di distanza dalla raccolta finale “Ingrediente novus” Umberto Maria Giardini pubblica un brano inedito a firma Moltheni. La canzone, intitolata “Ieri”, è il primo singolo estratto dal nuovo album “Senza eredità” che, in uscita l’11 dicembre per La Tempesta Dischi, rappresenta la chiusura di un cerchio, nonché l’ultimo capitolo di uno dei progetti più importanti del panorama indipendente italiano. ‹‹”Ieri” è il titolo del primo singolo che fa da apripista a “Senza eredità”, ultima testimonianza discografica a nome Moltheni”, spiega l’artista, “Brano estremamente ispirato ai valzer che fecero tanto ballare le nostre vecchie generazioni, ma anche a ricordo di personaggi del calibro di Elliott Smith, questa ballata incarna più che mai tutta quella autenticità che il mio progetto rappresentò nei suoi significati, nei suoi colori e nel suo immaginario. Tutti elementi che, ancor oggi immutati, spero possano tornare ad emozionarvi››.
Moltheni esordisce nel 1999 con Natura in replay (Cyclope), contenente fra gli altri i brani ormai cult come “In centro dell’orgoglio” e “Il circuito affascinante”. Grazie a questo primo album il musicista marchigiano diventa uno dei più convincenti giovani autori all’interno della scena alternativa italiana e condivide presto il palco con alcuni dei massimi esponenti del circuito: Afterhours, Verdena, Ginevra di Marco. Nel 2000 partecipa al Festival di Sanremo (sezione “Giovani”) con il brano Nutriente. L’anno seguente pubblica il secondo album dal titolo Fiducia nel nulla migliore (Cyclope). Registrato negli Stati Uniti, il disco pone le chitarre elettriche in primissimo piano e viene tuttora considerato un caposaldo dell’alternative rock italiano. Nel 2003 contribuisce alla colonna sonora del debutto cinematografico di Franco Battiato “Perduto Amor” con il brano Prigioniero del mondo. Nel 2005 approda a La Tempesta Dischi per cui rilascia il terzo album Splendore Terrore, caratterizzato da una svolta verso sonorità legate al folk e alla psichedelia. Alla fine del successivo tour realizza Vinile live, raccolta dei suoi brani eseguiti dal vivo. Sempre nel 2005 Nel 2005 partecipa a “Respiriamo liberi”, una compilation omaggio a Lucio Battisti, nella quale reinterpreta in acustico “Il tempo di morire”. Nel 2006, con il quarto album “Toilette memoria” (La Tempesta), arriva la consacrazione definitiva. All’album partecipano tra gli altri Franco Battiato, i fratelli Ferrari dei Verdena, Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi. Grazie a brani come “Nel futuro potere del legno”, “Eternamente, nell’illusione di te” e “L’amore d’alloro” Moltheni mostra la facoltà di reimpostare le coordinate della canzone d’autore italiana. L’anno successivo pubblica l’EP Io non sono come te (La Tempesta), registrato in Svezia da Kalle Gustafsson (bassista di The Soundtrack of Our Lives), mentre nel 2008 esce I segreti del corallo (La Tempesta), che contiene fra gli altri “Vita rubina”, brano unanimemente considerato fra i migliori pezzi di musica indipendente degli ultimi vent’anni. Per celebrare i dieci anni di carriere, nel 2009 vede la luce Ingrediente novus (La Tempesta), una raccolta di 17 tracce riarrangiate e risuonate, a cui si aggiungono due inediti. Alla realizzazione del disco partecipano molti esponenti del panorama musicale italiano, come Mauro Pagani, Vasco Brondi, Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli e Ilenia Volpe. Ora Moltheni si appresta a pubblicare “Senza eredità”, il nuovo album in uscita l’11 dicembre per La Tempesta Dischi.