Un quintetto jazz a cappella, composto da cinque soliste toscane accomunate dalla passione per il suono delle voci che si fondono. Si presenta così il Quinto Elemento, formazione composta dalle cinque vocalist Irene Giuliani, arrangiatrice dei brani, Mya Fracassini, Elisa Mini, Paola Rovai, Stefania Scarinzi. Il quintetto ha presentato il 16 ottobre 2020 il disco d’esordio intitolato Introducing, pubblicatodall’etichetta Filibusta Records. Un progetto che nasce senza artifici, in cui non mancano una buona dose di ironia e di teatralità e in cui la ricercata architettura armonica fonde alla perfezione il canto a cappella con il linguaggio del jazz e le mille sfaccettature che lo caratterizzano. Tuttavia, nonostante la scrittura abbia una forte impronta jazzistica, non rimane confinata a questo genere specifico ma spazia tra altri linguaggi alternando la composizione a momenti improvvisativi affidati ogni volta ad una diversa interprete.
Le eleganti armonie vocali, dunque, sono soltanto un punto di partenza per sperimentare ogni volta universi sonori differenti. Un jazz che, con incursioni nello swing e in atmosfere latineggianti, si appella a una concezione europea del termine che ben si sposa con la musica d’autore. Alcuni brani si caratterizzano per momenti di scrittura sillabica senza testo, in altri emerge chiaramente una voce solista, in altri ancora la linea melodica viaggia tra le voci in un percorso continuo. L’assenza di una sezione ritmica e di altri strumenti non viene percepita minimamente e non rappresenta certo un limite dal momento che le cinque voci svolgono alla perfezione anche il ruolo di tali elementi.
Il disco è composto da alcuni brani originali come Introducing Quinto Elemento, in cui vengono presentati i membri del quintetto. Anatrolley, è invece, è una composizione in italiano, anch’essa ironica e dalla vena più cantautorale, caratterizzato anche da momenti di improvvisazione scat. Farnetico è un brano ironico e teatrale con una poetica che tocca vari stili musicali. Gli altri brani sono grandi successi di diversa estrazione che il gruppo ha spesso stravolto con la propria idea compositiva. Tra questi Acida, dei Prozac +, che si apre con una sezione in stile bachiano per poi riprendere la reale caratteristica rock della canzone. Tra le altre interessanti rivisitazioni You’re everything di Karl Potter e Chick Corea, Eu Sei Que Vou Te Amar di Vinicius De Moraes e Tom Jobim, Wannabe delle Spice Girls, dove fuoriesce il timbro di ognuna della vocalist, e l’elegante Over The Rainbow di Arold Arlen ed E. Y. Harburg.
Il Quinto Elemento ha esordito nel 2015 e, incoraggiato da riconoscimenti come quelli ottenuti al concorso internazionale “Solevoci” di Varese (“migliore formazione jazz” e “migliore solista” nell’edizione 2016), si è espresso in una ricca e peculiare attività live, sperimentando acustiche e scenari particolari: le cinque componenti hanno giocato con l’ambiente e interagito con gli spettatori durante concerti in montagna, in carcere, nei musei, in giardini segreti… accanto a spettacoli amplificati e in contesti più classici. L’apprezzato “quinto elemento” delle loro esibizioni potrebbe essere il divertimento teatrale, favorito dalle scelte di repertorio e da una naturale predisposizione a giochi di parole e sketch fra il leggero e il concettoso. Irene Giuliani si occupa della scrittura, e suoi sono tutti gli arrangiamenti e gli adattamenti, così come i brani originali espressamente scritti per la formazione.