Ecco il disco che dobbiamo rivalutare oggi: uscito il 18 Gennaio 2019, avrebbe meritato il triplo di recensioni ed una consacrazione che invece ha stentato a conquistare. Purtroppo anche la pandemia ha scombussolato i piani, ma i nostri lettori hanno visto il nome di Marco Barusso più volte citato ed in diverse altre produzioni…. dai Magenta#9 a Joe Sal (all’anagrafe Giorgio Salati), arrivando a Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio nel loro tributo alla città di Bergamo … ma l’elenco potrebbe continuare per molto, perché Marco Barusso è un valente produttore discografico, arrangiatore, chitarrista e sound engineer italiano, noto per aver lavorato con numerosi artisti. Qualche nome? Edoardo Bennato, Modà, Thirty Seconds To Mars, Coldplay, Nek, Lacuna Coil, 883, HIM, Eros Ramazzotti, Tazenda, Laura Pausini, Jarabedepalo, Pooh, Enrico Ruggeri, Après La Classe, Finley, Bianca Atzei …
Vi sembrerà strano, ma una delle peculiarità di questo disco è la back cover: un convinto Marco Barusso straccia quel contratto che invece nella cover mostrava con un sorriso sornione. In questo modo l’artista perde la sua seconda occasione di sorgere? Anticipato da tre singoli (On the Edge of Madness, My Escape e Tears Roll Down), l’album A Second Chance To Rise è un concept album del suo amore per il rock, nel quale ha voluto coinvolgere amici ed artisti di cui apprezza bravura e disponibilità. Analizziamo le sue parole e noterete che nell’elenco fatto prima mi sono volutamente scordato due band con cui ha lavorato assiduamente. Ha infatti ha dichiarato che questo disco.. Nasce dall’esigenza di tirare le somme di cio che ho fatto in questi anni. La sintesi del mio percorso con i Cayne e prima ancora con gli Heavy Metal Kids, sommate alla mia esperienza di produttore e arrangiatore… Ogni scelta di noi esseri umani, comporta delle conseguenze talvolta imprevedibili, legate alla difficoltà delle relazioni umane ma anche agli ostacoli oggettivi che si incontrano sul proprio percorso e chi sceglie di dedicarsi alla musica lo sa bene, sa che questa scelta, forse piu di altre, comporta sacrifici e dedizione estrema
Non c’è in A Second Chance To Rise un brano superiore ad un altro. Perché (come un buon concept album che si rispetti) ogni canzone è indipendente, ma al contempo legata indissolubilmente alle altre. Ogni ospite è la persona giusta ad esplorare con Marco Barusso quel particolare genere del rock: diciamo che l’alchimia ha prodotto un viaggio tra fughe liberatorie (vedasi appunto My escape) ed melting pot tra il metal ruvido ed il rvggae rock …e mi riferisco a Free From Yesterday che potrebbe appartenere anche a qualche disco dei Police o potrebbe essere un alternative version di un retro di qualche loro miscoconosciuto 45 giri peruviano. Il merito è di Roberto Tiranti, poliedrica voce dei Labyrinth, ma anche di un scheggia della galassia New Trolls.
Nei dodici brani di questo disco, potete anche giocare a scoprire chi collabora, arrivando alla fine ad affermare che insomma .. tutto sommato… il rock italiano è ancora vivo ed originale. Merito sicuramente di un collante professionale come Marco Barusso, il quale la sua seconda opportunità di rinascere l’ha avuta e l’ha saputa ben sfruttare, Stracciando contratti capestro.… ma tutto vi sarà più comprensivo, se andate a vedere i cortometraggi (prodotti da Framers) che giocano sul noir e diventano una trasposizione cinematografica del progetto. In totale sono undici brani usciti dalla sua penna, più un solo remake. Ed è la conclusiva Strange World, cover del cantante newyorkese Ké; The Price la fa cantare da da Fabio “Phobos Storm” Ficarella (The Strigas) e vi lascia alla fine un sorriso beffardo. Bene apprezzare il fatto che questo scrigno (oltre ad una serie di cantanti che vi elencherò), conta anche su altri professionisti di altri strumenti necessari per fare rock: (alla batteria) Guido Carli, Emiliano Bassi, Ryan Blake Folden, Marco Lanciotti, Maurizio De Palo, Francesco “Frullo” La Rosa, Enrico Ferraresi; (al basso) Claudio Sannoner, Matteo Bassi, Carlo Ferrara, Marco Fusaro; (cori) Amerigo Vitiello.
Tracklist – “Tears roll Down” (feat. Luca Solbiati) – “A Mg of Stone” (feat. Alessandro Ranzani) – “My Escape” (feat. Axel Capurro) – “Enemy” (feat. Alessio Corrado) – “Take Back Our Life” (feat. Enrico “Erk” Scutti) – “Free from Yesterday” (feat. Roberto Tiranti) – “Lilith” (feat. Tiziano Spigno) – “Stormy Weather” (feat. Max Zanotti) – “On the Edge of Madness” (feat. Enrico Ruggeri) –“E.C.P.(Electric Compulsive Possession)” (feat. Axel Capurro) – “Under My Skin” (feat. Alessandro Del Vecchio & Marco Sivo) – “Strange World” (feat. Fabio “Phobos Storm” Ficarella)
The Price – A second chance to rise (BRX Records) un potente rock per stracciare dei contratti
Tempo di Lettura: 4 minuti