Dopo aver apprezzato il loro disco di esordio, abbiamo incontrato il gruppo veronese, per farci raccontare perchè oggi ha ancora senso sognare con una chitarra in mano!!
Ciao ragazzi, ci raccontate un po’ di storia della band e quali sono le vostre band del cuore? E ci sono gruppi nuovi che amate?
La band è nata nel 2016, quando due di noi hanno deciso di staccarsi da una band per iniziare un progetto orientato solo ed esclusivamente alla scrittura di pezzi originali orientati a quel hard rock blues che ci ha sempre ispirati. Così tra annunci di ricerca membri, batteristi trovati nei parcheggi del supermercato (non è uno scherzo, è andata proprio così)siamo arrivati alla formazione originaria e per ben due anni abbiamo dato la priorità alla creazione dei pezzi, trascurando l’attività live se non per qualche rara apparizione. Le nostre band del cuore sono le più svariate, dai Queen, Beatles, Black Sabbath, Led Zeppelin, Aerosmith, Deep Purple, Allman Brothers Band ai meno conosciuti Montrose, Humle Pie e Gov’t Mule, ma potremmo continuare all’infinito. Dei nuovi invece amiamo Young Signorino (anche se magari troppo introspettivo), i Club Dogo e il più commerciale Fedez.
Li guardo e poi scoppia una risata. Ok ragazzi, per un attimo ci sono cascato. Andiamo avanti!! Come mai dei ragazzi giovani decidono di tuffarsi nel carrozzone del rock’n’roll, in un momento storico come questo, dove questa musica sembra interessare poco al grande pubblico?
Perché suoniamo il genere che ci piace, ben consci che il rock in Italia sta diventando un genere di nicchia. Siamo cresciuti ascoltando il rock dei mostri sacri, i nostri brani non sono studiati a tavolino e se il nostro sound si avvicina a quello degli anni d’oro del rock per noi è un traguardo raggiunto. Francamente che la generazione di tik tok non ci ascolti non ci preoccupa più di tanto.
La copertina del vostro ep è molto bella e sembra voler raccontare il vostro approccio al rock. Ci vedo passione, divertimento e… Il resto ditelo voi.
Volevamo una copertina raffinata ma che al tempo stesso incarnasse lo spirito del rock e così abbiamo pensato ai canoni del rock, le donne, il buon vino, un vecchio pub e così da qualche idea semplice, un buon fotografo e un buon grafico siamo arrivati ad un risultato per noi soddisfacente.
Siete entrati in studio tutti per la prima volta o qualcuno aveva altre esperienze con altre band?
Veniamo tutti da esperienze con altre band, ma la registrazione dell’EP dei RedSwine è stata la prima esperienza in studio per tutti, ed è stata impegnativa ma da rifare assolutamente a breve.
E che cosa potete raccontarmi di essere chiusi tra quattro mura e cercare di dare il meglio?
E’ stata una esperienza fantastica. Siamo arrivati preparati in studio per ridurre al minimo le perdite di tempo e per avere più tempo per curare i suoni. Abbiamo registrato su nastro analogico per rendere ancora il sound più vintage. Abbiamo registrato in presa diretta le parti ritmiche e sovra inciso in seguito le voci e gli assoli. Questo volutamente per dare più una dinamica da live anche all’Ep in studio. Tutto questo è stato possibile anche grazie alle magie di Luca Tacconi di Sotto il Mare Recording.
Credo che queste sei canzoni siano un punto di partenza, poi dovrete veramente mettervi a testa bassa e lavorare sodo, perché idee e passione ci sono. Come pensate di crescere? Secondo voi affidarsi ad un buon produttore può essere la strada giusta?
Per noi la musica è una passione, non abbiamo uno schema da seguire o obiettivi prefissati, ci troviamo alle prove buttiamo le idee e quando siamo soddisfatti chiudiamo un pezzo. L’obiettivo è di continuare su questa strada e tornare in studio quanto prima.
Chi è lo zoticone del titolo? Qualcuno di voi o vi sentite tutti in qualche modo così?
In realtà è riferito alla nostra musica, è un po’ una provocazione, può sembrare un rock ‘n roll semplice, zoticone, ignorante ma in realtà c’è dietro un grande lavoro e una grande cura per i dettagli.
Mosse future dei RedSwine?
Indubbiamente vogliamo divertirci a suonare in giro il nostro disco e goderci un pochino la fatica fatta, ma ancor prima dell’uscita dell’album eravamo già al lavoro su altri pezzi, per dare un seguito al nostro primo EP con maggiore consapevolezza ed esperienza.
Grazie ragazzi e in bocca al lupo.
Grazie e viva il lupo!!
Mattia Mazzucato: vocals
Cristian Fascina: guitars
Francesco Savino: guitars
Luca Avanzi: bass
Federico Caputo: drums and vocals