La 76a stagione della IUC riparte il 20 ottobre con il doppio concerto del pianista Alexander Lonquich all’Aula Magna della Sapienza di Roma, la prima parte prosegue con altri appuntamenti al Teatro Italia e al Teatro Palladium fino all’omaggio ad Ennio Morricone del 20 dicembre.
La 76a stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti riparte il 20 ottobre con un doppio concerto di Alexander Lonquich, pianista venerato a livello internazionale e supremo interprete schubertiano, non rinunciando così alla grande musica, da sempre protagonista della sua programmazione.
Una programmazione da sempre improntata all’eccellenza, con una particolare attenzione al pianismo internazionale, e su questo fil rouge è il primo doppio concerto della stagione, martedì 20 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00) nell’Aula Magna della Sapienza con Alexander Lonquich, pianista e direttore eclettico e sfidante nella scelta dei repertori, in perpetua ricerca, rinomato per il suo approccio rigoroso che esplora le mille sottili relazioni che intrecciano passato e presente, storia, letteratura, arti visive, psicanalisi con il grande repertorio classico, con l’obiettivo di restituirlo in una dimensione di contemporaneità.
La 76a stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti riparte il 20 ottobre con grande entusiasmo e non rinuncia alla grande musica, da sempre protagonista della sua programmazione, per ora con un orizzonte che guarda fino a fine anno, in attesa di confermare anche il calendario 2021. Al momento quindi annuncia solo i 13 appuntamenti previsti fino a dicembre 2020 che, come di consueto, propongono i migliori solisti ed ensemble della musica colta internazionale, Alexander Lonquich, Benedetto Lupo, Alessandro Carbonare, L’Accademia Bizantina, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Giuseppe Albanese, Europa Galante, Sergej Krylov, ma anche giovani musicisti già incamminati verso una brillante carriera come Gloria Campaner, Emanuil Ivanov, Philipp Kopachevsky, senza dimenticare la musica contemporanea con la prima romana di un’opera di Michael Nyman e l’omaggio a Ennio Morricone.
La IUC ad oggi è l’unica realtà nella vita musicale italiana che sia radicata dentro l’Università, per cui al centro pulsante della cultura del paese e, con il coraggio, pazienza, determinazione, sempre dimostrati dalla sua gestione a carattere “artigianale” è riuscita a compiere il piccolo miracolo di consolidare un pubblico prevalentemente giovanile al quale offrire la possibilità di acquisire conoscenze musicali nel momento più delicato e importante della loro formazione culturale.
Quest’anno, per sopperire alla disponibilità limitata dell’Aula Magna, spesso occupata per l’elezione del nuovo Rettore della Sapienza, la IUC utilizzerà anche altre due importanti venue, il Teatro Italia e il Teatro Palladium. Gli appuntamenti, prevalentemente concentrati nei giorni di martedì e sabato, saranno doppi in modo da consentire ad un maggior numero di persone di assistere agli spettacoli e superare così il problema dei posti limitati a causa del distanziamento.
Ecco come Giovanni D’Alò, direttore artistico della IUC commenta il programma di questa 76° edizione: “L’emergenza Covid ha imposto paletti estremamente rigidi, ma abbiamo cercato di fare di necessità virtù. Troverete qualche artista straniero in meno, soprattutto quelli che provengono da paesi particolarmente attenzionati, e molti più artisti italiani. La cosa ci fa enormemente piacere perché il livello dei nostri musicisti è altissimo e molti di loro sono amici storici della IUC come Massimo Quarta, Pietro De Maria, Enrico Dindo, Alessandro Carbonare, Benedetto Lupo, il Quartetto di Cremona, e anche Alexander Lonquich da anni nostro connazionale d’adozione. La condizione di continua incertezza che stiamo vivendo ci costringe purtroppo ad annunciare solo la prima parte della stagione, quella che va da ottobre a dicembre. Per la parte successiva preferiamo attendere qualche settimana e monitorare con attenzione gli sviluppi della situazione sanitaria prima di renderla pubblica. Comunque saranno tre mesi intensi e ricchi di appuntamenti notevoli. Per esempio non mi perderei per nulla al mondo l’ultima Sonata di Schubert interpretata da Lonquich. C’è naturalmente Beethoven disseminato in vari programmi, una prima romana di Michael Nyman, e a grande richiesta l’omaggio a Ennio Morricone che abbiamo ideato quest’estate e che ha avuto un successo strepitoso. E non mancano i debutti romani di giovani talenti, da sempre fiore all’occhiello della IUC, tra cui il vincitore del Concorso Busoni 2019, il russo Philipp Kopachevsky e un bravissimo direttore d’orchestra di soli 24 anni, Enrico Saverio Pagano, che vogliamo “adottare” e farne un artista in residence insieme all’Orchestra da Camera Canova da lui stesso fondata. Insomma, c’è un irrefrenabile desiderio di musica, lo sentiamo da parte di tutti, pubblico e artisti, e non vediamo l’ora di ricominciare”.
Una programmazione da sempre improntata all’eccellenza, con una particolare attenzione al pianismo internazionale e su questo fil rouge è anche l’inaugurazione di questa 76esima edizione che apre martedì 20 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00) nell’Aula Magna della Sapienza con Alexander Lonquich, pianista e direttore eclettico e sfidante nella scelta dei repertori, in perpetua ricerca, rinomato per il suo approccio rigoroso che esplora le mille sottili relazioni che intrecciano passato e presente, storia, letteratura, arti visive, psicanalisi con il grande repertorio classico, con l’obiettivo di restituirlo in una dimensione di contemporaneità. Il concerto di apertura impagina la Sonata in mi minore op. 90 di Beethoven e l’ultima Sonata in si bemolle maggiore D 960 di Schubert, entrambi compositori cari a Lonquich, di cui è esimio interprete ed a cui ha dedicato recentemente due registrazioni: “Schubert 1828” sulle ultime sonate di Schubert, pubblicato da Alpha e l’opera omnia delle composizioni per pianoforte e violoncello di Beethoven, registrate su strumenti antichi negli Studi Decca di Berlino con Nicolas Altstaedt, uscito a maggio scorso sempre per Alpha.
Una seconda inaugurazione è quella di sabato 24 ottobre all’Aula Magna della Sapienza (ore 17.30 e ore 20.30) con l’Accademia Bizantina diretta dallo strepitoso violinista e concertatore Alessandro Tampieri in “Irish Baroque” Da musica per Principi a musica per Gentlemen, una proposta originale che fonde perfettamente lo stile barocco con quello folk anglosassone.
La programmazione prosegue all’Aula Magna della Sapienza martedì 27 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00) con Benedetto Lupo pianista dal vasto repertorio solistico, dedito anche a un’importante attività cameristica e didattica, in un programma che propone musiche di Brahms, i 6 Klavierstücke op. 118 e i 4 Klavierstücke op. 119, e di Schumann, le Tre Romanze op. 28 e la Sonata n. 2 op. 22.
Sabato 31 ottobre (ore 17.30 e ore 20.30) sempre al Teatro Italia il Quartetto di Cremona con il grande virtuoso Alessandro Carbonare, dal 2003 Primo Clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in un programma tutto mozartiano, il Quartetto in do maggiore K 465 “Delle dissonanze” e il Quintetto con clarinetto in la maggiore K 581.
Martedì 3 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia il rinomato pianista Giuseppe Albanese presenta “Invito alla danza” un excursus tra le più significative melodie composte appositamente da grandi compositori dell’Otto-Novecento per balletti poi diventati capolavori del genere. Un repertorio ammaliante con cui ha inciso il suo terzo CD per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon. Alcuni brani, originariamente per orchestra, sono stati trascritti per pianoforte solo con spettacolari elaborazioni particolarmente virtuosistiche: da “Invito alla danza” di C.M. von Weber, alla Suite da “Lo schiaccianoci” di P.Caijkovskij, dalla Suite da “L’uccello di fuoco” di I.Stravinskij al Prélude à l’Après-midi d’un faune di C.Debussy.
Martedì 10 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia, Absolute Brahmscon tre solisti straordinari come il violinista Massimo Quarta, che ha conquistato il pubblico e la stampa internazionale per la sua rivoluzionaria rilettura del repertorio paganiniano, il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Pietro De Maria in un programma tutto brahmsiano che impagina laSonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 99, la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte op. 100 e il Trio in do minore op. 101.
Domenica 15 novembre (ore 17.30 e ore 20.30) al Teatro Italia il grande violinista russo Sergej Krylov con Edoardo Maria Strabbioli al pianoforte eseguiranno la famosissima Sonata in la maggiore op. 47 “A Kreutzer” di Beethoven e la Sonata di Ravel.
Lunedì 16 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia altro appuntamento imperdibile con l’ensemble Europa Galante, gruppo strumentale famoso per le interpretazioni del grande repertorio barocco e classico su strumenti d’epoca, fondato e diretto dal violinista Fabio Biondi, in un raro programma di musica da camera di Haydn, il Divertimento in re maggiore per due violini, viola e basso, il Sestetto “Eco” per 2 violini e basso e due violini e basso “per essere eseguito in due appartamenti differenti” e il Concerto per violino, cembalo e archi in fa maggiore.
Venerdì 20 novembre ore 20.30 al Teatro Italia in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, Beethoven dei giovani con Gloria Campaner al pianoforte e l’Orchestra da Camera Canova diretta da Enrico Saverio Pagano in un programma tutto beethoveniano che impagina il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore” e la Sinfonia n. 7. Il concerto sarà preceduto alle ore 19.30 dalla presentazione del francobollo celebrativo dei 75 anni della IUC.
Martedì 24 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia In collaborazione conCidim, il giovanissimo pianista bulgaro Emanuil Ivanov, vincitore del Premio Busoni 2019, eseguirà la Sonata op. 58 di Chopin e Quadri di una esposizione di Musorgskij.
Martedì 1 dicembre ore 20.30 al Teatro Palladium una prima rappresentazione a Roma, in collaborazione con Opera In Canto-Terni, Fondazione Roma Tre, Teatro Palladium e Nuova Consonanza: The Man who mistook his Wife for a Hat, opera da camera in un atto di Michael Nyman basata su un caso studiato da Oliver Sacks con il libretto adattato da Christopher Rawlence, con Elisa Cenni soprano, Roberto Jachini Virgili tenore, Federico Benetti basso, Ensemble In Canto diretto da Fabio Maestri e con la regia e impianto scenicodi Carlo Fiorini.
Sabato 12 dicembre (ore 17.30 e ore 20.30) all’Aula Magna dell’Università La Sapienza Il debutto a Roma del giovane pianista russo Philipp Kopachevsky in un programma romantico da Schumann, Carnaval: scènes mignonnes sur quatre notes op. 9 a Chopin, Polacca n. 13 in la bemolle maggiore op. 53 (Eroica), Berceuse , Fantaisie-improptu op. posth. 66, Scherzo n. 2 op. 31, Scherzo n. 3 op. 39.
Grande chiusura sabato 15 dicembre (ore 18.00 e ore 21.00) all’Aula Magna dell’Università La Sapienza con Assolutamente… Ennio Morricone, musiche del compositore recentemente scomparso interpretate e riarrangiate per trio da alcuni suoi storici musicisti, il flautista Paolo Zampini, il violoncellista Luca Pincini e la pianista Gilda Buttà. I due concerti avranno programmi diversi: il concerto delle 18.00 si concentra su alcune tra le sue più famose musiche da film, Bugsy , Catalogo, Allosanfàn, L’eredità Ferramonti, La leggenda del pianista sull’oceano, Mission; il secondo concerto delle 21.00, affianca alle musiche da film come Nuovo Cinema Paradiso, Lolita, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Love Affair, altre composizioni come Cadenza per flauto e nastro magnetico e Rag in frantumi.
BIGLIETTI da 12 a 18 euro
STUDENTI e UNDER 30 5 euro
L’ufficio e la biglietteria di Lungotevere Flaminio 50 – Roma rimarranno chiusi al pubblico per il contenimento del contagio da Covid-19 fino a nuove disposizioni.
I biglietti per i concerti potranno essere acquistati al telefono con carta di credito, bonifico telefonando ai nostri numeri 06 3610051-2 nei giorni: lun-mart-merc-giov-ven ore 10-13 / 14-17 (lunedì o martedì di concerto ore 10-12).
Online sul sito www.vivaticket.com
Per informazioni: botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
In sala verrà osservato il distanziamento interpersonale seguendo le linee guida come da normativa vigente. Durante lo svolgimento dei concerti saranno messe in atto le corrette procedure di sanificazione previste per i luoghi pubblici.
L’accesso in sala sarà concesso solo alle persone provviste di mascherina. In ottemperanza alla normativa anticovid vigente, fino a nuove disposizioni, sarà obbligatorio indossare la mascherina correttamente per tutta la durata del concerto.